Le elezioni del 26 maggio rappresentano una sfida tra tre opzioni cruciali: chi vuole mantenere l’Europa così com’è; chi la vuole ridurre o addirittura distruggere; chi vuole riformarla per rendere l’Europa più forte, democratica, partecipata e capace di affrontare le sfide della contemporaneità: è la scelta del Partito Democratico e dell’insieme delle forze progressiste e democratiche del nostro continente.
Solo con un’Unione forte, democratica e solidale i Paesi europei potranno affrontare con successo le sfide del mondo globalizzato: l’economia e il lavoro che cambiano, l’ambiente da proteggere e valorizzare, un pianeta da preservare e governare.
Proponiamo agli Europei un nuovo patto per un’Europa equa, solidale, sostenibile, terra di democrazia e di libertà da costruire insieme, a partire dalle elezioni del 26 maggio prossimo.
Una Unione Europea riformata e democratica è lo strumento essenziale per superare le disuguaglianze, perseguire la giustizia fiscale, affrontare le minacce poste dai cambiamenti climatici, sfruttare il potenziale dell’economia digitale, assicurare una trasformazione sostenibile ed equa dell’agricoltura, gestire i flussi migratori e garantire la sicurezza per tutti i Cittadini europei.
A tal fine, il Partito Democratico si presenta all’appuntamento delle elezioni continentali con una rinnovata lista aperta e inclusiva delle varie esperienze del progressismo italiano. Tratto qualificante è, senza dubbio, il Manifesto Siamo Europei dell’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. La prospettiva e l’ideale cui tendere e per cui lavorare, nel medio periodo, sono gli Stati Uniti d’Europa, condizione essenziale per affrontare e risolvere i problemi strutturali delle economie e del welfare del vecchio Continente. Un Continente che, da subito, deve conferire maggiore ed effettivo potere ai propri Cittadini, anche attraverso l’elezione diretta del Presidente della Commissione, carica per la quale, insieme a tutti i Socialisti e Democratici d’Europa, candidiamo Frans Timmermans del Partito del Lavoro olandese.
Di seguito i quattro punti cardine della nostra proposta politica:
Ognuno dei punti programmatici contempla una serie di azioni concrete e fattive, tutte realizzabili nel prossimo quinquennio. Ci piace citare l’Indennità Europea di Disoccupazione che, legata al primo punto, è pensata per evitare il circolo vizioso tra recessione e austerità. Richiede un bilancio dell’eurozona, finanziato da specifiche risorse proprie, Eurobond e da una quota dei profitti della Bce, per perseguire politiche anticicliche nei paesi in recessione o con un numero alto di persone senza lavoro.
Di tutto questo parleremo, ri–partendo dal Mezzogiorno – Regione d’Europa – e dalle sue Aree interne, domenica 19 maggio, alle ore 17, presso la sala Convegni del Museo Enogastronomico di Solopaca, con on. Ettore Rosato, Vicepresidente della Camera dei deputati.