Slow is Good, la Kermesse che celebra la lentezza,declinata alle forme artistiche e culinarie,si avvia alla conclusione.L’evento che si è tenuto a Buonalbergo (Bn) per il secondo anno, ha registrato un grande consenso di pubblico soprattutto nelle giornate inaugurali dell’11 aprile e nel week end del 14 aprile,dove convegni, incontri culturali ed enogastronomici hanno catturato l’attenzione del pubblico giunto da ogni parte della regione. La kermesse nasce da una antica sagra che in paese si è tenuta per oltre 45 anni: “la sagra de lo ciammarruchiello”,la lumaca quindi simbolo dell’evento che ancora oggi vuole celebrare uno stile di vita incentrato sulla lentezza e sul piacere di prendere il meglio della vita,celebrando ritmi più vicini al sentire umano, dove stress e disagio sono lasciati alle realtà metropolitane. Un borgo dove la lentezza sposa i sapori di un tempo, la bellezza del paesaggio, il vivere a ritmo delle stagioni e l’arte, regina di Slow is Good 2019. Sotto la direzione artistica di Michele Spina, cinque artisti si contendono il Premio Slow is Good 2019, con cinque opere contemporanee diverse, ma concettualmente legate alla lentezza. Antonio Pallotta, Emanuele Resce, Maria Luigia Gioffrè,Vincenzo D’Argenio,Roberta Feoli, questi i nomi degli artisti in gara che nella giornata del 3 maggio durante il finissage saranno premiati in base ad una votazione effettuata dai visitatori mediante una scheda. L’evento conclusivo si terrà sempre presso Palazzo Angelini,dove la mostra è ancora aperta ed è ancora possibile votare fino al 3 maggio entro la chiusura della kermesse.
