La importante kermesse SLOW IS GOOD 2019 organizzata nel Centro storico di Buonalbergo ed inaugurata con il Convegno incentrato sul possibile sviluppo delle zone interne, prevede alcune variazioni del programma dovute alle avverse condizioni meteorologiche previste
Gli spettacoli musicali programmati per oggi venerdì 12 aprile in Piazza Garibaldi dei gruppi NeoMediterra e Miuzikant sono rinviati a data da destinarsi. Mentre per quanto riguarda il Villaggio del Gusto, la cui inaugurazione era prevista per oggi sempre in Piazza Garibaldi, si è provveduto a spostarlo nella sede del Teatro con apertura degli stand domani sabato alle ore 10:00
Per Sabato 13 aprile è previsto il programma che segue:
ore 9:30 (Palazzo Angelini ) Giornata Giornata Informativa Elicicoltura a cura di Giovanni Romano Presidente Confederazione italiana di Elicicoltura.
ore 10:00 Apertura stand enogastronomici con degustazioni e presentazione aziende nella sede del Teatro in Vico I centrale, adiacente Palazzo Angelini .
ore 16:00 Show cooking a cura dello chef di comunità Attilio De Nigris sempre presso il teatro.
ore 18: 00 evento Premio Slow is Good .
Premio Slow is Good prevede il conferimento di riconoscimenti a chi si è distinto sul territorio per aver divulgato con passione e perseveranza un sogno mirato a preservarne l’identità.
I premi saranno assegnati a : Pasta Armando, Strega Alberti, Alessandro Borghese, Carmine Nardone, Floriano Panza, Filippo Liverini.
Saranno inoltre premiati Il Conservatorio di Musica Nicola Sala di Benevento nonché Antonio Salierno e Anna Leone rispettivamente primo ed attuale presidente della Pro Loco di Buonalbergo.
Anche nella giornata di Sabato sarà possibile visitare la Mostra Slow is Good 2019 curata da Michele Spina.
Domenica 14 Aprile, infine, la manifestazione si concluderà presso Palazzo Angelini alle ore 11.30 con la presentazione del libro di Rocco Cirocco : “Fortore nei Pedali”. Foto, dettagli e appunti di una terra pedalata in estate. Strade ancora poco conosciute. Seppur malandate, “ingobbite e rotte” resistono alla modernità e ai tempi veloci. L’autore ha girato in bicicletta raccogliendo, nei pedali, la bellezza e i colori di questi luoghi. Il libro, che denuncia anche la condizione del Fortore, è una dichiarazione d’affetto per questo luogo da scoprire, che potrebbe essere tanto, ma ancora non è.