Nell’Aula Convegni del Dipartimento DEMM (piazza Arechi II), il 1° febbraio 2019, dalle ore 10, si svolgerà l’incontro di studio su “Le tutele contro i licenziamenti illegittimi”. Promosso e organizzato dai professori Rosario Santucci, Mario Cerbone e Marco Mocella, docenti di diritto del lavoro nell’Università del Sannio, l’iniziativa si inscrive anche nella formazione del dottorato di ricerca “Persona Mercato Istituzioni” del DEMM, coordinato dalla prof.ssa Antonella Tartaglia Polcini, ordinario di diritto privato nell’Università del Sannio, e in quella degli avvocati del Foro di Avellino e di Benevento.
Dopo i saluti del direttore del DEMM, Giuseppe Marotta, della prof.ssa Tartaglia Polcini e dell’avv. Alberto Mazzeo, presidente dell’Ordine degli avvocati di Benevento, interverranno il dott. Paolo Sordi (Presidente del Tribunale di Frosinone) e i professori Marco Barbieri (Università di Foggia), Alessandro Bellavista (Università di Palermo), Alberto Pizzoferrato (Università di Bologna), Gaetano Zilio Grandi (Università Ca’ Foscari di Venezia), Lucia Venditti (Università di Napoli Federico II), Pasquale Passalacqua (Università di Cassino), Mario Cerbone e Marco Mocella (Università del Sannio). I lavori saranno introdotti dal prof. Emilio Balletti (Università della Campania Luigi Vanvitelli), coordinati dal prof. Rosario Santucci e conclusi, dopo il dibattito, dal prof. Francesco Santoni (Università di Napoli Federico II).
Il tema dell’incontro di studio è di scottante attualità specie dopo l’intervento della sentenza n. 194 del 2018 della Corte costituzionale che ha incrinato tanto la disciplina del Jobs Act (d.lgs. n. 23 del 2015) quanto la sua parziale revisione ad opera del Decreto Dignità (art. 3, comma 1, del d.l. n. 87/2018, convertito, con modificazioni, nella legge n. 96/2018) sui criteri di quantificazione dell’indennità risarcitoria in caso di licenziamento illegittimo del lavoratore. Senza determinare il ripristino della tutela reintegratoria dell’art. 18 Stat. lav. ma attribuendo al giudice il potere di determinare in modo più ampio il risarcimento del danno spettante al lavoratore licenziato, la sentenza della Corte comunque induce a riflettere a tutto tondo sull’adeguatezza e sull’efficacia del sistema di tutele contro i licenziamenti illegittimi, vigente nel nostro ordinamento. Le tutele oramai assai variegate, fondate su presupposti talora eccessivamente generici e incerti, rischiano di rendere la questione più ingovernabile rispetto al passato ed evidenziano urgenze razionalizzatrici e semplificatrici relative agli interessi da proteggere e alle migliori modalità di tutela per non smarrire l’obiettivo insito in tutta la disciplina del lavoro: quello del giusto contemperamento tra tutela della persona e della sua dignità e libertà dell’impresa e dell’organizzazione aziendale (privata e pubblica).