È “La Bella Addormentata” lo spettacolo scelto per far trascorrere al pubblico del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino la sera dell’Epifania tra le emozioni e le suggestioni della danza d’autore. Si tratta di una versione riveduta e corretta del balletto più tradizionale, che si svolge in due atti su musiche di Petr Ilic Cajkovskij e coreografie di Fredy Franzutti. L’appuntamento è per domani 6 gennaio, alle ore 21.00, con i fantastici ballerini del “Balletto del Sud” che proporranno una protagonista, la Principessa Aurora, diversa da quella stereotipata nella versione più classica. Ecco, dunque, una fresca ragazza mediterranea alla quale una vecchia maga predice un atroce destino. Poi sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d’amore di un principe-antropologo sulle orme della leggenda a destare la fanciulla dal suo sonno centenario.
Per la leggibilità della drammaturgia, per l’efficacia dell’ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni, la piena adesione di pubblico ed è stato apprezzato dalla critica. Gli assieme dei danzatori nella brillante realizzazione delle scene più festose e l’accurata esecuzione dei protagonisti hanno contribuito al successo dello spettacolo.
Rispetto a “La Bella Addormentata” di Charles Perrault, che prese spunto dall’italiano Giambattista Basile, il quale a sua volta narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell’Italia nella raccolta “Lo cunto de li cunti”, la messa in scena del Balletto del Sud non è edulcorata e borghese. Tutt’altro, l’idea di Franzutti, uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, è stata quella di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso al coreografo salentino di sostituire la puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina.
Ma al Teatro “Carlo Gesualdo” dalla danza alla commedia il passo è breve. Per il prossimo weekend, infatti, è già in programma il ritorno del cartellone “Tradizione & Comicità”, con un grande classico di Eduardo De Filippo, “Questi fantasmi”, anche questo riscritto e adattato da un eccellente regista e sceneggiatore italiano, Marco Tullio Giordana. In scena, sabato 12 e domenica 13 gennaio, ci saranno Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto e Massimo De Matteo. A loro il compito, non facile, di reinterpretare e far rivivere uno dei capolavori dell’immenso attore, regista e scrittore napoletano. Di certo il più grande del ‘900.