Si terrà venerdì 7 settembre alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori la presentazione del romanzo Cielo da vedere e terra da camminare di Mario D’Agostino per i tipi di IDEAS Edizioni e con il patrocinio della Provincia di Benevento.
Alla presentazione interverranno Ruggero Pilla, Procuratore Emerito della Repubblica, Carmine Nardone, Presidente Futuridea, Mario D’Agostino, Autore. Il pomeriggio sarà moderato da Enza Nunziato, giornalista e arricchita da letture recitate.
Il libro narra le vicende di una famiglia contadina del Sud ambientate tra la fine della seconda guerra mondiale e gli inizi del terzo millennio. Si tratta di una sorta di romanzo storico in cui, sullo sfondo dei fatti che scorrono in primo piano, si intravedono in filigrana tutti i principali rivolgimenti politici e socioeconomici dell’epoca. A scanso di equivoci, però, occorre precisare che solo i luoghi descritti, e nemmeno quelli in maniera sempre puntuale, corrispondono al vero. La storia raccontata, invece, è di pura invenzione. Ogni riferimento a persone o a fatti reali, perciò, deve ritenersi meramente casuale.
Mario D’Agostino, Laureato in Chimica e dottore di ricerca in Scienze farmaceutiche, Mario D’Agostino (Pesco Sannita, 1937) ha insegnato negli istituti superiori e, come professore a contratto, nell’università federiciana di Napoli. I suoi interessi, oltre a quelli strettamente professionali (due libri di analisi chimica ed una cinquantina di pubblicazioni sulla chimica delle sostanze naturali), vanno dalla poesia (La luna nel pozzo, 1992), alla narrativa (Festagrande, 1997), dal dialetto (Dizionario pescolano,2004) alla storiografia locale (Storia di Pesco Sannita, 1981; La reazione borbonica in provincia di Benevento, 1987; Pesco Sannita tra cronaca e storia, 2000; Dalle rive del Tevere alle sponde del Tammaro, 2002; Vita da briganti, 2009; Pesco Sannita. Storia di un millennio, 2009; Legittimismo e brigantaggio in Campania, 2011; Pesco Sannita. Storia e dialetto, 2016); La famiglia Costantini, 2018. Degno di nota, infine, è il suo impegno ultratrentennale profuso nel recupero completo dei manoscritti del commediografo pescolano Giandomenico Viglione: Teatro dialettale, 1982; Gli ultimi inediti, 2003; Miscellanea, 2013.