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Venerdì 15 giugno Sciopero Nazionale degli operai agricoli e florovivaisti della Regione Campania

Venerdì 15 giugno Sciopero Nazionale degli operai agricoli e florovivaisti della Regione Campania

5 Giugno 2018 | by Anna Liguori
Venerdì 15 giugno Sciopero Nazionale degli operai agricoli e florovivaisti della Regione Campania
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“Dopo un lungo confronto nella notte tra il 23 e il 24 maggio u.s., si è interrotta la trattativa per il rinnovo del CCNL operai agricoli e florovivaisti, scaduto lo scorso 31 dicembre e che interessa oltre un milione di lavoratrici e lavoratori.
Nella provincia di Benevento, sono interessati circa 4.500 lavoratrici e lavoratori agricoli fissi e stagionali per la maggior parte occupati in aziende di piccole e piccolissime dimensioni (1 / 3 unità lavorative) con 51 giornate lavorative all’anno.
La delegazione trattante di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire la negoziazione su argomenti di disaccordo emersi con le parti datoriali. Le loro richieste sono state imbarazzanti, per quantità e rilevanza, rispetto alle rivendicazioni contenute nella piattaforma unitaria responsabile e concreta.
== “IL CONTRATTO DI CUI HA BISOGNO LA CATEGORIA
Il rinnovo punta a veder riconoscere i giusti adeguamenti salariali, il potenziamento della bilateralità, la formazione professionale, una più circostanziata regolamentazione degli appalti, contrasto alla discriminazione di genere, l’affermazione della legalità. Tema, quest’ultimo, che assume rilievo particolare alla luce della Legge 199 contro il caporalato, in particolare su trasporto e collocamento, nonché in riferimento alla Rete del lavoro agricolo di qualità.
PERCHE’ CI MOBILITIAMO
La trattativa è stata avviata in tempi più rapidi rispetto al passato, portandoci al tavolo, per un’eventuale chiusura con le controparti, già il 23 maggio 2018. Una novità che abbiamo salutato positivamente, ma che ha dimostrato quanto poco maturi fossero i tempi per ottenere dalle parti datoriali l’attenzione che un simile rinnovo merita. In fase di trattativa, a differenza di quanto previsto, abbiamo dovuto fare i conti con proposte inaccettabili, calate dall’alto di una piattaforma che non era evidentemente la nostra. Davanti all’impossibilità di proseguire la negoziazione, abbiamo deciso con le altre organizzazioni di categoria che non restava altro da fare se non la mobilitazione. L’ORARIO DI LAVORO NON SI TOCCA.La trattativa si è complicata con le richieste che le controparti hanno avanzato di:
cancellare l’orario giornaliero di 6,30 ore;
prevedere un salario minimo nazionale che scardina l’attuale modello contrattuale agricolo.
Destrutturare l’orario di lavoro metterebbe a rischio la contribuzione previdenziale per il calcolo della indennità di disoccupazione e non si avrebbe più alcun controllo sulla durata dell’orario giornaliero. Così come l’introduzione di un salario minimo a livello nazionale non tiene conto della struttura retributiva esistente nel settore che affida la titolarità della definizione dei salari contrattuali alla contrattazione provinciale, rischiando di determinare condizioni peggiorative sul versante salariale. Il nostro rifiuto ad accettare queste proposte ha portato Confagricoltura, Coldiretti e Cia ad interrompere le trattative e a non voler più proseguire il confronto. Nei confronti di questo atteggiamento incomprensibile e pericoloso, e di fronte alla totale indisponibilità di discutere dell’aumento del salario, Fai, Flai e Uila hanno deciso di proclamare lo Sciopero. Fai-Flai-Uila della regione Campania manifesteranno a Battipaglia (Sa) presso il centro Sociale CGIL-CISL -UIL dalle ore 9,30 Operai ed operaie, vi chiediamo di aderire compatti allo sciopero perché solo in questo modo riusciremo a vincere l’indisponibilità delle controparti datoriali a continuare un confronto che ci porti a difendere i vostri diritti e a vedere riconosciuti la vostra dignità di lavoratori ed il rispetto per l’intera categoria. ”

 

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