“Per gli uomini e le donne della Polizia di Stato festeggiare il proprio protettore è anche l’occasione per rinnovare, con convinzione, l’impegno in favore dell’affermazione della legalità che ciascuno ha inteso assumere all’inizio del proprio percorso professionale. Sentiamo forte che questa giornata assuma un senso speciale maturando una partecipazione spirituale ed emotiva adeguata a un evento che non può essere vissuto soltanto come un annuale e formale appuntamento. Dalla celebrazione eucaristica all’incontro nel vicino Auditorium del complesso San Vittorino saranno proposti momento che arricchiranno il senso della nostra ricorrenza effondendo il senso del nostro operare e indicando la strada che la Polizia di Stato beneventana, con convinta coerenza, ha inteso intraprendere. Mai da sola! Sempre vicina ai cittadini e al fianco delle altre Istituzioni con le quali opera in unità d’intenti per perseguire l’imprescindibile bene della sicurezza pubblica”. È il messaggio che il Questore di Benevento, Giuseppe Bellassai ha voluto indirizzare in vista delle celebrazioni di domani, 29 settembre 2017, per la Festa di San Michele Arcangelo, proclamato nel 1949 protettore e patrono della Polizia di Stato.
I festeggiamenti si apriranno alle ore 10.30 con la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Benevento, mons. Felice Accrocca nella chiesa di San Domenico in piazza Guerrazzi. Saranno presenti diverse autorità militari, religiose e civili, tra le quali i rappresentanti delle istituzioni e delle amministrazioni locali.
Seguirà un incontro nel vicino Auditorium del Complesso “ San Vittorino” dove si esibiranno l’Orchestra Giovanile “Sanitansamble” del Rione Sanità di Napoli diretta dal Maestro Paolo Acunzo e uno spettacolo teatrale a cura del “Nuovo Teatro Sanità” che rappresenterà l’opera “La “La paranza dei bambini” tratta dal libro di Roberto Saviano.
Anche quest’anno la commemorazione di San Michele Arcangelo, verrà arricchita dall’iniziativa del “family day”, che si concretizza nell’apertura della struttura e degli Uffici della Polizia al fine di consentire la visita a tutti i familiari degli appartenenti con la possibilità di rendere accessibili non solo i luoghi di lavoro, ma anche gli “strumenti operativi” di cui dispone la Polizia di Stato.