Giovedì 30 marzo 2017, alle ore 10.15, presso l’Arco di Traiano di Benevento, si terrà una visita didattica nell’ambito del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell’Università del Sannio, su “Storia e Diritto nell’iconografia dell’Arco”. Interverranno Hélène Ménard della Ècole francaise de Rome e Université Paul-Valéry Montpellier III, e Aglaia McClintock dell’Università del Sannio.
Hélène Ménard Membro della Scuola Francese di Roma (EFR), 2016-2017 Maître de conférences/Professore associato di Storia romana. Fa parte dell’EA 4424 – CRISES, Università di Paul-Valéry Montpellier 3; del Labex Archimede – Archéologie et Histoire de la Méditerranée et de l’Égypte ancienne (ANR-11-LABX-0032-01)
Ha fatto parte del Consiglio della SOPHAU (Société des Professeurs d’Histoire Ancienne à l’Université) e segretaria della medesima Associazione (2004-2008). Da 2011 a 2015, è stata 2da vicepresidente della 21a sezione del CNU (Conseil National des Universités).
L’Arco fu costruito tra il 114 e il 117 d.C. per celebrare l’imperatore Traiano in occasione dell’apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Benevento e Brindisi. Il monumento risulta tutt’oggi in un ottimo stato di conservazione. Nei quadri di pietra dell’Arco possiamo osservare un ritratto compiuto del princeps. In essi l’imperatore incarna ciascuna delle virtù che lo rendono optimus princeps. Traiano stesso in relazione alle figure umane o divine con cui è raffigurato in ciascun pannello è di volta in volta la pietas, la virtus, la clementia, l’aequitas.
I pannelli che si trovano sul lato dell’Arco che dà verso la città riguardano il diritto, la politica, l’economia, le istituzioni, il sostegno alle comunità rurali, quelle che danno sul lato campagna attengono all’esercito, alle campagne militari in Dacia, alla civilizzazione dei territori selvatici. Molte sono le divinità rappresentate che coadiuvano il princeps o lo accolgono come un pari. All’interno del fornice è rappresentato il sacrificio per la fondazione della strada, una variante della Via Appia, fondamentale arteria che unisce Roma a Brindisi e che ha aperto alla potenza italica la possibilità del dominio sull’Italia meridionale e l’espansione verso oriente.