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Benevento| All’Unisannio la presentazione del libro “Il vantaggio dell’attaccante”

Benevento| All’Unisannio la presentazione del libro “Il vantaggio dell’attaccante”

2 Marzo 2017 | by Anna Liguori
Benevento| All’Unisannio la presentazione del libro “Il vantaggio dell’attaccante”
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il vantaggio dell'attaccanteSi terrà lunedì 6 marzo, alle ore 16:00, presso la Sala Rossa  dell’Università degli Studi del Sannio di Benevento, in Piazza  Guerrazzi, la presentazione del libro “Il vantaggio dell’attaccante.  Ricerca e innovazione nel futuro del bel Paese” edito Donzelli.
All’incontro parteciperanno, dopo i saluti del Rettore dell’Ateneo  sannita, Filippo de Rossi, l’autore del libro, Lucio Bianco  dell’Università di Roma “Tor Vergata”, insieme al Professor Guido  Trombetti, dell’Università di Napoli “Federico II” e il Professor  Aniello Cimitile, dell’Università degli Studi del Sannio. L’evento  rientra nel progetto dell’Università degli Studi del Sannio,  “Unisannio Cultura”.

SCHEDA LIBRO “IL VANTAGGIO DELL’ATTACCANTE. RICERCA E INNOVAZIONE NEL
FUTURO DEL BEL PAESE”

«La capacità di competere delle nostre aziende dovrà fondarsi sempre  più su innovazione e qualità dei prodotti. Occorre saper fare cose  nuove o fare in modo nuovo cose tradizionali. E soprattutto occorre  sfruttare il “vantaggio dell’attaccante”: vedere cosa fanno i  migliori, per copiarne politiche e management. Prima di inventare cose  nuove, conviene cercare di seguire gli altri con saggezza».

In tempi di crisi economica, la discussione sulla ricerca scientifica  langue. Eppure niente come la ricerca può rilanciare l’economia sul  lungo periodo, conseguendo un miglioramento strutturale e duraturo: il  modello dello «sviluppo senza ricerca», su cui si è basato  prevalentemente il nostro paese nel passato, ha perso ormai validità.
È su questi temi che riflette Lucio Bianco, insieme a Paolo D’Anselmi,  con uno sguardo focalizzato sul contesto attuale della ricerca in  Italia e nel mondo, attraverso un confronto dettagliato con alcuni  Paesi che è bene tenere sotto osservazione: questi costituiscono  modelli vincenti, da seguire e fare nostri, tenendo conto non solo  delle debolezze, ma anche dei tanti punti di forza di cui disponiamo.
Ne emerge un quadro sorprendente, che ribalta diversi luoghi comuni  tra tutti quello della cosiddetta «fuga dei cervelli», che si rivela  fenomeno mediatico più che specchio veritiero della situazione  italiana e consente di cogliere gli elementi da salvare e quelli su  cui intervenire. Dall’analisi scaturisce una serie di proposte  operative, anche eterodosse, rivolte alla politica e alla stessa
comunità scientifica. Sono scelte chiare, come osserva Giuseppe De  Rita nella Prefazione, «volte a prendere per mano un sistema piccolo e  gracile e farlo crescere a livello di media dimensione europea»:  rafforzare il legame tra formazione e attività di ricerca; garantire  all’università finanziamenti adeguati; liberare il Cnr dalle recenti  riforme «vessatorie», restituendo invece la gestione della ricerca  alla comunità scientifica; sviluppare iniziative aperte all’esterno e  alla presenza di enti pubblici e privati; incentivare la ricerca  industriale; promuovere una ricerca «non strumentale» e orientarla di  nuovo verso obiettivi di interesse collettivo, imparando dai successi  del passato. La ricerca scientifica sposta la frontiera delle  conoscenze di un paese: per questo non si può prescindere da essa per  perseguire lo sviluppo economico, per questo è necessaria. Per questo,  ancora, la ricerca è una strada obbligata, se non si vuole rimanere
indietro per sempre.

L’AUTORE
Lucio Bianco è un ingegnere italiano, presidente del Consiglio  Nazionale delle Ricerche dal 1997 al 2003.

Laureato il 20 Dicembre 1966 in Ingegneria Elettronica presso  l’Università “La Sapienza” di Roma e abilitato alla professione di  ingegnere nel 1967 ha conseguito una seconda laurea in Ingegneria  Aerospaziale presso la medesima università per poi avere un incarico  di ricerca presso il Laboratorio di Ingegneria dei Sistemi Applicati  al Volo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Inoltre ha ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio Nazionale  delle Ricerche fra il 1997 e il 2003. Si è dimesso dalla carica dopo  un contrasto con l’allora ministro Moratti e il commissariamento del  consiglio, provvedimento successivamente annullato dal TAR.

Nel triennio 1990-1993 è stato professore straordinario di Ricerca  Operativa presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Inoltre è stato  direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Impresa presso lo stesso  Ateneo dal Novembre 2004 fino al Dicembre 2010

Dal gennaio 2005 è coordinatore nazionale del Centro  Interuniversitario di Ricerca Operativa (CIRO) e dal 2006 è direttore  del master in ?Ingegneria dei Sistemi a Rete” presso l’Università di  Roma “Tor Vergata”.

Dal 2007 è Presidente del Consiglio Scientifico del Consorzio  Interuniversitario NITEL per i trasporti e la logistica

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