BENEVENTO – “Io non rischio”, il dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio approda all’Istituto Comprensivo “Giancarlo Siani” di Calvi. “Cresce a livello mondiale, – ha tenuto a precisare la prof.ssa Lucia Giaccio promotrice dell’evento – la sensibilità culturale e scientifica alla “risorsa ambiente”: lo studio delle sue attuali caratteristiche fisiche, chimiche, naturali, geologiche; lo studio della sua progressiva “scarsità”; l’approccio etico e sociale di tutela contro le ecomafie ed il recupero della responsabilità civile e del “senso di appartenenza” nei confronti dell’ambiente naturale: lo “Sportello Scuola-Università”, infatti, istituito presso la Commissione Parlamentare Antimafia ha diffuso il risultati dei “Rapporti Ecomafia” di Legambiente nei quali la Campania spicca per il suo primato nella classifica dei reati contro l’ambiente”. Con queste premesse, dunque, prenderà il via lunedì mattina a Calvi questo importante progetto. Un’iniziativa tesa ad innescare negli studenti più giovani la necessaria curiosità verso la cultura scientifica, onde provocare una scelta più consapevole e più competente del percorso di studi di scuola superiore e, successivamente, universitario, stimolando la maturazione di future classi dirigenti, attente ai rapidi processi di cambiamento tecnologico, sociale, ambientale ed ai problemi ad essi correlati. “Il progetto – ha evidenziato il professore Filippo Russo dell’Università degli Studi del Sannio -, avrà la durata di tre anni scolastici a decorrere dall’anno scolastico 2016/2017, coinvolgendo gli studenti iscritti alle prime classi della scuola secondaria di primo grado ed accompagnandoli, lungo un percorso didattico articolato in tre fasi, fino alla terza classe. L’idea-progetto verte, per questo primo anno, sullo studio dello status dei del territorio sannita. Saranno affrontate tematiche di carattere scientifico ad uso divulgativo per evidenziare i diversi aspetti dell’ecosistema, le metodologie di base atte ad analizzare lo stato di salute del suddetto territorio e l’impatto antropico su di esso. Tali attività saranno supportate da tecniche di ricerca e da procedure di analisi in sito e di prove di laboratorio. Verranno così realizzati report, prodotti multimediali come mappe interattive e ipertesti, documentari e video, tabelle e disegni (statistiche), oggettistica e/o plastico”. Soddisfatta dell’iniziativa che sta per partire la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Siani, dott.ssa Anna Bosco: “Gli studenti avranno la possibilità di interagire con i docenti universitari durante gli incontri e, sotto la loro guida, vivere da protagonisti la vita da “ricercatore universitario. L’iniziativa, in linea con gli intenti della riforma scolastica, che prevede l’introduzione della educazione ambientale, con percorsi didattici differenziati per ogni livello scolastico, intende anche sensibilizzare gli studenti alla tutela dell’ambiente naturale e antropico, alla salvaguardia della biodiversità e della complessità, alla diffusione della cultura della prevenzione dai rischi; stimolare un consenso sociale e culturale verso l’Etica dell’Ambiente, come azione che promuove cambiamenti negli atteggiamenti e nei comportamenti sia a livello individuale che collettivo; aprire gli studenti a percorsi didattici non solo “frontali”, ma soprattutto “empirici” e “sperimentali” attraverso attività di laboratorio”. Responsabile del progetto è Domenico Cicchella, professore associato di “Geochimica” del Dipartimento di Scienze e Tecnologie presso l’Università degli Studi del Sannio.