SANT’AGATA DE’GOTI – Nel week-end 28/29 Gennaio Sant’Agata de’Goti sarà protagonista di “Vin Sannio Festival Art – Le città del Vino oltre l’Unesco”, II edizione, progetto finanziato nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) Campania 2014-2020, avente come comune capofila Guarda Sanframondi. La partecipazione al progetto, in forma associata, ha come obiettivo il coinvolgimento dei sette comuni aderenti al fine collettivo di consolidare ed accrescere la reputazione del territorio presso i mercati nazionali ed internazionali, con l’intento di generare valore, non solo economico, e di accreditare e veicolare un prodotto turistico che fa perno su un rinnovato ed originale modello di ruralità. I comuni partner hanno tutti una spiccata vocazione vitivinicola e producono il 45% del vino di tutta la Regione, con l’87% di suolo “vitato”. Il programma della due giorni santagatese prevede:
28 Gennaio 2017_ centro Storico/palazzo San Francesco
Press tour dei giornalisti di diverse testate nazionali che saranno ospitati nel Centro Storico e avranno l’opportunità di seguire percorsi guidati e degustare prodotti tipici al fine di valorizzare e promuovere le risorse locali, dal patrimonio storico–architettonico alle eccellenze enogastronomiche.
29 Gennaio 2017_sala Cinema Italia a partire dalle ore 16.30.
Evento aperto a tutti e gratuito che prevede l’esecuzione di un concerto di musiche medioevali con strumenti dell’epoca e costumi a tema dal titolo “Sapori e bevande nella musica del medioevo” ad opera del Gruppo Vocale Strumentale e Danza Antica “Ave Gratia Plena” e di due conferenze/dimostrazioni sul tema vino e cucina nel Medioevo, che precederanno il concerto, a cura dell’associazione “Tempo di Festa”.
Al seguire lo show cooking dello chef Federico Petti. Petti, santagatese di nascita e pavese d’adozione cucinerà un risotto d’eccezione, capace di unire la tradizione della gastronomia campana con quella lomellina, e lo dedicherà alla sua città. “Il Connubio”, questo il nome evocativo dato alla ricetta che vedrà l’impiego del miglior riso carnaroli, in una versione invecchiata 18 mesi dal raccolto a cui verrà sapientemente aggiunta una crema di caprino prodotto a Sant’Agata, una spruzzata di polvere di ‘nfrennula (un tarallo tipico artigianale di Sant’Agata) e il tocco inconsueto del centrifugato di mela annurca, tipica del Sannio.