AVELLINO – A pochi mesi dalla pubblicazione del nuovo Codice degli appalti pubblici, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino prova a porre l’accento su uno strumento che in Italia incontra ancora alcune resistenze e che, invece, in Europa è da anni la regola: il concorso di idee e di progettazione.
Perché è ancora poco utilizzato dalle amministrazioni pubbliche? Quali opportunità il Concorso offre ai professionisti, ai cittadini e agli enti locali?
Interrogativi a cui si proverà a dare delle risposte in occasione del convegno “Il Concorso, questo sconosciuto” in programma giovedì 27 ottobre (ore 14.30) presso l’auditorium del Liceo Artistico “P.A. De Luca” di Avellino.
L’incontro, che consentirà agli architetti che intervengono di acquisire quattro crediti formativi, vedrà la partecipazione dell’on. Luigi Famiglietti (I Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati), dell’arch. Antonella Guerriero (Presidente Associazione Irpina Giovani Architetti), dell’arch. Ugo Tomasone (Assessore all’Urbanistica del Comune di Avellino), dell’arch. Alessandra Ferrari (Consigliere nazionale dell’Ordine degli Architetti), dell’arch. Maurizio Petracca (Consigliere Regionale della Campania), dell’avv. Fulvio Bonavitacola (Vicepresidente Regione Campania) e dell’on. Raffaella Mariani (relatrice Riforma “Codice degli Appalti” Camera dei Deputati) a cui saranno affidate le conclusioni.
A moderare il dibattito sarà il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Avellino, arch. Fulvio Fraternali, da sempre sostenitore del Concorso quale unico strumento in grado di garantire qualità dell’architettura, qualità di vita e trasparenza.
“Il nuovo Codice degli appalti pubblici – osserva Fraternali – pur prevedendo il ricorso al Concorso lascia ampia discrezionalità alle pubbliche amministrazioni di ricorrere a tale strumento. Invece, dovrebbe essere la regola, in particolar modo per le grandi opere, come ad esempio le piazze, gli edifici storici. Per questo motivo, l’Ordine degli Architetti di Avellino ha predisposto un Protocollo d’Intesa che sarà indirizzato a tutti i comuni della provincia e che ha come obiettivo la promozione dei concorsi di progettazione quale strumento per la riqualificazione urbana sostenibile, l’ideazione di un modello di concorso di progettazione in linea con le esperienze nazionali ed internazionali e, infine, una maggiore qualità nelle scelte progettuali. Ricercare nuove opportunità è fondamentale, altrimenti non si uscirà mai da quella spirale che ci sembra la migliore immagine per rappresentare un modus operandi che continua a mettere in secondo piano il confronto sui progetti”.