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Telese Terme| La Fondazione Gerardino Romano ospita “Il palcoscenico sullo schermo”

Telese Terme| La Fondazione Gerardino Romano ospita “Il palcoscenico sullo schermo”

24 Ottobre 2016 | by Anna Liguori
Telese Terme| La Fondazione Gerardino Romano ospita “Il palcoscenico sullo schermo”
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TELESE TERME – Mercoledì 26 ottobre, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano  accoglie Marialaura Simeone. All’incontro, coordinato da Felice Casucci, si presenta il libro “Il palcoscenico sullo schermo”, Franco Cesati Editore, 2016. Tra i soggetti e le sceneggiature di Pirandello, l’autrice ha individuato tre progetti cinematografici che possono formare un’ideale “trilogia metateatrale per il cinema”; questo, sia per via dell’ambientazione teatrale, sia per le dicotomie presenti nel teatro di Pirandello che qui tornano e trovano espressione: la distanza tra testo e messinscena, la rappresentazione dei diversi piani di realtà, il rapporto tra l’autore e le proprie creature. Questi soggetti per il cinema stabiliscono, dunque, un dialogo costante con la produzione pirandelliana, teorica e creativa, e costituiscono un ulteriore tassello di approfondimento della sua poetica. Il volume si divide in due parti: la prima tiene conto del progressivo interesse di Pirandello per il cinema e ricostruisce il binomio cinema/teatro in alcuni suoi scritti letterari e teatrali, anche in rapporto alla riflessione coeva. La seconda si focalizza sulla trilogia metateatrale per il cinema, costituita dai progetti tratti dalla novella Il pipistrello, 1920 e dai drammi Sei personaggi in cerca d’autore, 1921 e Trovarsi, 1932. In appendice è presente una breve analisi di un soggetto inedito di Hans Neumann, Sei personaggi, 1938. All’incontro partecipano le attrici della “Solot Compagnia Stabile” di Benevento: Concetta Affannoso Amicolo, Assunta Berruti, Carlotta Boccaccino. Inoltre, saranno proiettati brevi spezzoni di film degli anni Venti e Trenta, fonte di ispirazione di Luigi Pirandello.
«Il campus del “Cimarosa” rappresenta l’esempio più concreto di come la solidarietà possa tradursi in un progetto lungimirante costruito sulla musica e sul talento – sottolinea il presidente Luca Cipriano – Grazie al Governo americano la città Avellino ha la sua università della musica e la due ,giorni di mercoledì e giovedì punta non solo a celebrare il passato ma anche a costruire nuove relazioni per il futuro».
«Al conservatorio si respira da sempre un clima internazionale, grazie agli allievi dei progetti Erasmus e Turandot che in questi anni hanno portano ad Avellino centinaia di allievi stranieri>>

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