BENEVENTO – Venerdì 21 ottobre alle ore 17,30, nella suggestiva cornice di Palazzo Paolo V a Benevento, il blogger “GOUR_MAN” (Antonio Medici) presenterà il libro Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi. Viaggio in incognito fra tic e manie della ristorazione italiana del giornalista e scrittore Valerio Massimo Visintin. All’incontro, che sarà moderato dalla giornalista Melania Petriello, oltre all’autore interverrà anche il presidente di Slow Food Italia, Nino Pascale.
Il critico gastronomico mascherato del Corriere della Sera, com’è noto, ha visitato e recensito negli ultimi dieci anni più di 2500 ristoranti. Ha scritto una quarantina di guide gastronomiche e tre libri di narrativa L’ombra del cuoco (2008), Il mestiere del padre (2011), Osti sull’orlo di una crisi di nervi (2013), diventato anche un lavoro teatrale.
Nel libro “Cuochi sull’orlo di una crisi di nervi” racconta con ironia e sarcasmo il mondo smisurato del food: le code chilometriche di Expo e i suoi insetti commestibili, i reucci della pignatta e la loro retorica, la réclame arbitraria delle aziende produttrici e le immancabili fuffblogger, i conti che non tornano quasi mai e i critici gastronomici, mangiatori di tartine, che tornano sempre. Un viaggio in incognito che, attraverso storie e aneddoti divertenti, rivela l’eccessiva attenzione riservata al mondo del cibo e la sostanziale superficialità che ha investito l’intero settore, producendo anomalie bizzarre e misteri buffi.
Il giornalismo gastronomico, così come la produzione agroalimentare, oggi è sempre più pervaso da logiche commerciali e di business senza remora. I consumatori, così, sono accompagnati da una comunicazione troppo spesso collusa a non valutare se non superficialmente il contenuto dell’offerta enogastronomica o agroalimentare, a limitarsi all’uso di vocaboli da “iniziati” da sfoggiare in discussioni conviviali o sui social network.
L’effetto è una confusione tra l’effimero dello showbusiness, sacrificio del mondo agricolo, tenacia dei produttori che rispettano la terra e conservano la biodiversità.
Il rischio è che anche le encomiabili attività di Slow Food e temi rilevantissimi (come, per esempio, lo spreco alimentare) restino risucchiati nella marmellata del food.
La straordinaria presenza del presidente di Slow Food Italia, l’associazione che impegnato per riaffermare il valore politico ed etico della produzione agricola e del consumo alimentare, e del critico mascherato, che fa dell’etica professionale una regola rigorosa di vita, è l’occasione unica per una discussione franca, profonda ed anche simpatica sul mondo del cibo e le derive contemporanee.
Al termine della discussione ci sarà un piccolo assaggio di prodotti tipici a cura di Mario De Tommasi e del GOUR_MAN.