Al via la nuova stagione teatrale al Teatro d’Europa di Cesinali , sabato 15 ottobre ore 20.30 e domenica 16 ottobre ore 19:30 Luigi Frasca e la Compagnia Teatro d’Europa debuttano con lo spettacolo comico I Casi sono due di A. Curcio. Lo spettacolo, diretto dallo stesso Frasca, è inserito nel ricco cartellone della Stagione Teatrale 2016/17, interamente dedicata alla Produzione, depositaria della grande tradizione teatrale. In scena anche Sabrina Aquino, Angelo Cataldo, Eduardo Cafiero, Angelina Martino, Davide Mercurio, Antonio Serpico, Carlo Simeoni, Annamaria Zaccaro, aiuto regia Angela Caterina. “Il Teatro, attraverso le varie espressioni ed i vari linguaggi, può rappresentare l’essenza della cultura locale e assumere un insostituibile valore artistico, sociale ed economico.” Ha dichiarato Luigi Frasca “Per questo motivo abbiamo puntato sulle nostre produzioni rigorosamente di qualità. Crediamo molto in questo progetto come risorsa non solo per uno sviluppo culturale del territorio, ma anche per sviluppare opportunità di crescita per i giovani nel settore Teatro. In un momento buio in cui i teatri chiudono e i fondi pubblici per la cultura sono sempre più esegui, diventa davvero difficile fare teatro . Da questo punto di vista il Teatro d’Europa può dirsi fortunato e di questo dobbiamo ringraziare il nostro pubblico, sempre più numeroso, gli allievi che frequentano la nostra Accademia e tutti gli attori che condividono con noi questa idea, offrendo gratuitamente il proprio tempo e le proprie competenze, per permettere al Teatro d’Europa di esistere e crescere sempre di più.” Una importante iniziativa viene lanciata quest’anno per il “TERRITORIO” :“LOCUS THEATRO” che è un progetto la cui finalità è quella di consolidare sempre con maggior effetto il Teatro d’Europa con il “territorio ” e in particolar modo con la comunità di Cesinali e dei i Comuni circostanti. Il Teatro d’Europa da tempo ha cercato di stimolare le amministrazioni comunali nel tentativo di mettere in campo un processo di valorizzazione della cultura e di partecipazione attiva sul territorio. Le difficoltà di confronto con le amministrazioni sono state tantissime anche quando il Teatro d’Europa è riuscita per anni ad allestire Stagioni Teatrali soprattutto di Produzione locale. Sin dalla sua nascita, dunque, il teatro si impegna ad essere uno strumento di aggregazione e di partecipazione per il territorio. Tutte le attività svolte dal Teatro d’Europa non hanno mai goduto di alcun tipo di contributo pubblico, basandosi esclusivamente sull’autofinanziamento e sugli incassi degli spettacoli. Questa storia di autonomia, autoproduzione volontaria e di impegno in un territorio molto particolare, in quel Sud spesso dipinto come luogo dell’abbandono e del disinteresse, oggi si arricchisce con un nuovo percorso e nuovo slancio. Eduardo De Filippo diceva che “Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia” ma la cosa più bella è quando questa fantasia si mescola con la passione e con un progetto che ha i piedi radicati nella società, quando il teatro si rimpossessa del suo ruolo di costruzione del benessere collettivo. L’iniziativa “LOCUS THEATRO”, promossa da Teatro d’Europa, mette a disposizione dei residenti nei Comune di ATRIPALDA, CESINALI, AIELLO DEL SABATO, SERINO, SAN MICHELE DI SERINO, SANTO STEFANO DEL SOLE, SANTA LUCIA DI SERINO, una tessera per assistere agli spettacoli a prezzo scontato. La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti messi a disposizione. In dettaglio per tutti gli spettacoli della Stagione Teatrale 2016/17 sconto del 30% sul biglietto d’ingresso. E solo per i residenti di Cesinali, per le Produzioni della Compagnia Teatro d’Europa, uno sconto del 50%. Intanto cresce l’entusiasmo della Compagnia in attesa del prossimo debutto, tutto è pronto per accogliere al meglio l’affezionato pubblico del Teatro d’Europa alla prima de “I casi sono due”. Opera senza tempo, “I casi sono due”, scritta nel 1941 da Armando Curcio, commediografo, giornalista e fondatore della Casa Editrice che porta il suo nome, noto per avere scritto anche altre commedie portate al successo dalla Compagnia De Filippo, racconta il dramma della solitudine di due anziani cui non mancano titolo nobiliare e denaro, ma l’affetto di un figlio che dia un tocco di gioiosa allegria a una senescenza vissuta senza serenità. E’ un capolavoro di intelligenza e comicità, ricco di colpi di scena che si susseguono fino all’ultimo minuto dello spettacolo, dove un finale imprevedibile e un po’ malinconico riconcilia tutti i fili della trama. Lo spettacolo vede due coniugi che vanno d’accordo ma le loro giornate, pur senza screzi, procedono mestamente verso la vecchiaia, senza la consolazione di un figlio, di un erede, che non hanno potuto avere. La baronessa sublima l’istinto materno nelle esagerate attenzioni verso il vecchio cane; il barone invece somatizza la frustrazione in una serie di malattie psicosomatiche. Finché si decide a rintracciare un figlio illegittimo, nato dalla fugace relazione con una cantante. Quando l’improbabile investigatore contattato dal barone dichiara di aver scoperto l’identità del ragazzo le cose sembrano cambiare, ma la situazione prende subito una piega inattesa: diverse circostanze e coincidenze indicano che l’erede è il cuoco di casa Del Duca, Vincenzo Esposito, bugiardo matricolato e furbone patentato, che si trova così improvvisamente elevato al rango di baronetto. Vincenzo, acquisito il nuovo status di nobile, non perderà occasione per vessare la servitù e sfoggiare un comportamento tutt’altro che aristocratico; la situazione non può dunque che esplodere in una catena di equivoci e rovesciamenti, dove camerieri, cuochi e maggiordomi assistono ad un via vai di figli e cani, legittimi e illegittimi, confusi o morti.