TELESE TERME – Mercoledì 21 settembre, alle ore 18.30, la Fondazione Gerardino Romano, presso la sede sociale di Piazzetta G. Romano 15, Telese Terme (BN), ospita la scrittrice Emilia Bersabea Cirillo. All’incontro, coordinato dal prof. Felice Casucci, si presenta il romanzo Non smetto di aver freddo, L’Iguana Editrice, Verona, 2016. Il romanzo è tra i finalisti della XI edizione del Premio letterario Minerva “Letteratura e impegno civile”. Le due protagoniste di questo romanzo sono unite da un vincolo potente e senza via di scampo, espressione di un eterno femminino ribaltato rispetto a quello reso famoso da Goethe. Cresciute insieme dalle suore in orfanotrofio, dopo aver smarrito le tracce una dell’altra si incontrano nel posto sbagliato al momento sbagliato e ricordi, slanci, rivelazioni scuotono le loro esistenze. Un libro vasto: sulla nostalgia, sulla vita del corpo e sui suoi desideri, su amore e gelosia, sull’Irpinia, su Napoli, su La vispa Teresa, sulla memoria, sulle bambine che corrono via come “un pugno di coriandoli”, sulla neve e sul freddo al quale non ci si rassegna, sul carcere e sul senso di punizione che infligge, sull’abbandono, sulla disoccupazione per “mancanza d’interesse ai destini altrui”, sul lotto clandestino, sul “potere terapeutico dei sapori”, sulle “cose che aspetti senza speranza”, sull’inquietudine, sulla letteratura, su una notizia che non può essere rivelata altrimenti viene voglia da piangere. Un lavoro maturo, moderno, un vero e proprio cesello letterario. E una domanda di dentro, una domanda su tutto (da donna a donna): “A che serve l’arte se non a convertire il nostro dolore?”.
Tutti i video relativi agli incontri settimanali sono visibili sul sito e sul canale You Tube della Fondazione (www.fondazioneromano.it) nella Sezione “Mercoledì culturali”.
Emilia Bersabea Cirillo, Architetta, vive e lavora ad Avellino. Ha pubblicato Il pane e l’argilla. Viaggio in Irpinia, Filema, Napoli, 1999; i racconti Fuori Misura, Diabasis, Reggio Emilia, 2001, Premio Chiara 2002; i romanzi L’ordine dell’addio, Diabasis, Reggio Emilia, 2005, finalista al premio Domenico Rea, e Una terra spaccata,(Edizioni San Paolo, Milano, 2010, vincitore del Premio Maiella e del Premio Prata; i racconti Gli incendi del tempo, Et al. Edizioni, Milano, 2013.