TORRECUSO – Cala il sipario sulla 42° edizione di ‘VinEstate’, la rassegna dedicata ai vini del Taburno che ha animato il centro storico di Torrecuso (Benevento) nel primo week end di settembre. La manifestazione chiude con un bilancio estremamente positivo, centrando pienamente gli ambiziosi obiettivi prefissati, riscuotendo grande successo di pubblico e riuscendo ad innescare delle importanti riflessioni tra le istituzioni e gli addetti ai lavori che caratterizzeranno nell’immediato il dibattito del settore.
E’ stato un grande successo di pubblico. Da segnalare, infatti, la grande affluenza che si è registrata nel corso delle tre serate. L’accogliente centro storico torrecusano ha accolto migliaia di appassionati e wine lovers giunti dalle diverse province campane e anche da fuori i confini della Campania. Enoturisti richiamati da un ricchissimo programma che ha animato ogni angolo delle piazze e delle stradine che hanno fatto da contenitore agli stand delle diciannove aziende dell’area del Taburno che hanno partecipato alla rassegna. Buona l’affluenza registrata agli spazi più squisitamente tecnici, con le degustazioni guidate curata dalla Fondazione Italiana Sommelier, quelle dei vini speciali curata da Sannioway e quelle dei sapori tipici curate dalla condotta Slow Food Taburno.
Tra le tante iniziative che hanno animato il ricco programma dell’edizione 2016 di ‘VinEstate’ lo spazio dedicato agli showcooking. La serata finale ha visto giungere a Torrecuso uno dei volti più noti della cucina italiana, Gianfranco Vissani. Accompagnato nell’esibizione dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, lo chef umbro-laziale ha proposto un percorso gastronomico che ha entusiasmato non poco i partecipanti, con piatti di respiro internazionale abbinati ai vini del Taburno. Ed è stato capace di coinvolgere appassionatamente i partecipanti alla cena, chiamandoli continuamente in causa in un vibrante scambio di opinioni su prodotti e tecniche di preparazioni.
«Questa edizione di ‘VinEstate’ – dichiara Erasmo Cutillo, sindaco di Torrecuso – ha sicuramente fatto centro. Un risultato importante non solo per la quantità e la qualità delle presenze, ma soprattutto per la consapevolezza che ha maturato, nei vari soggetti impegnati nella promozione, di essere sulla strada giusta. Da sottolineare in particolar modo la buona riuscita dei due convegni, che hanno saputo attirare l’attenzione degli operati del settore e dei rappresentanti delle istituzioni sulla necessità di puntare ad un’ulteriore crescita qualitativa di un settore che deve agire sfruttando l’innovazione e puntando sull’aggregazione, per qualificarsi attraverso processi produttivi che mostrino sempre maggiore attenzione verso concetti quali la sostenibilità ambientale e la tutela dei consumatori. Una viticoltura moderna e rispettosa dell’ambiente che, unita alle offerte gastronomiche e alle bellezze dei nostri centri storici, dovrà contribuire ad arricchire le proposte in materia di offerta turistica».
A questo percorso dovrà contribuire soprattutto la formazione. Il convegno che ha aperto la giornata conclusiva di ‘VinEstate’ ha rappresentato l’occasione per lanciare la notizia dell’importante avvio del progetto dedicato proprio alla formazione che vedrà Torrecuso (nello scenario della Scuola del gusto) diventare sede di una importante iniziativa messa in campo da un partenariato fortissimo.
«Un partenariato – illustra il vicesindaco torrecusano e consigliere regionale Mino Mortaruolo – che vede Torrecuso nel ruolo di ente capofila e che coinvolge una scuola enologica francese, i comuni sanniti a maggiore vocazione vitivinicola, il Fosviter, il mondo delle Università e altri enti e strutture operative nel settore enogastronomico per dare vita ad una struttura idonea per l’offerta di una formazione di qualità. Siamo convinti che la formazione rappresenti un asset strategico fondamentale per lo sviluppo del turismo enogastronomico, che costituisce l’unica grande risorsa per la crescita delle aree rurali. Innovazione, formazione, sinergia, sostenibilità: sono tutti concetti chiave su cui siamo chiamati ad agire per creare le condizioni utili ad incrementare la reputazione e l’attrattività dei nostri territori. Le proposte che hanno caratterizzato quest’edizione di ‘VinEstate’ miravano tutte verso questa direzione. Ora, calato il sipario sulla rassegna, non resta che attendere l’avvio, nei prossimi mesi, delle attività di questa importante struttura che ha già ottenuto i necessari accrediti»