BENEVENTO – Il 19 giugno 2016, alle ore 21.00, presso il Chiostro di San Francesco in piazza Dogana, Erasmo Petringa porterà in scena il suo progetto musicale, CELLOfan.
Ospiti della serata gli amici di Meridonare, che hanno scelto il progetto de “I Concerti della Bottega” per sostenerlo attraverso la loro piattaforma di crowdfunding.
http://meridonare.it/campaigns/i-concerti-della-bottega-vi-edizione/
Da solo sul palcoscenico con il suo Violoncello e con l’aiuto di una loop station che gli permette di campionare in tempo reale, Erasmo Petringa dà vita ad uno spettacolo unico nel suo genere. Il violoncello si trasforma. La performance è caratterizzata appunto dall’utilizzo di varie tecniche prese in prestito da altri strumenti; e così si va dall’utilizzo del pizzicato tipico del contrabbasso all’uso del plettro che viene usato con il mandoloncello passando attraverso l’uso dell’arco “alla zigana”. Ma il violoncello è anche uno strumento ritmico: e così percuotendo la cassa diventa un caon, strusciando sulle corde una cabasa e così via, senza porre alcun limite alla creatività e soprattutto senza pregiudizi, in una sorta di ricerca di suoni in continua evoluzione. Ma la sorpresa più interessante è data dal fatto che questi suoni convivono grazie all’utilizzo di loopers che vengono creati in tempo reale e che con una serie di sovra incisioni danno vita ad un ensemble che li vede protagonisti di una complessa architettura musicale. Nasce cosi dalla geniale intuizione di Erasmo un meraviglioso viaggio, di grande presa per il pubblico, una performance interessante per la semplicità e la spontaneità con cui vengono utilizzate tecniche innovative e nello stesso tempo complesse nel loro genere.
Nasce così CELLOfan,un contenitore che resiste alle mode, agli stereotipi, ai pregiudizi, si lascia attraversare dalla luce, mostrando il suo contenuto agli occhi di chi guarda dentro; un viaggio musicale che parte dalle tradizioni del Sud Italia, la storia, gli affetti, la musica; e poi l’emigrazione, la discriminazione, l’isolamento, l’adattamento, la nuova musica, il jazz, il rock; e poi l’ incontro, lo scambio, i frequenti contatti con altri popoli anche essi venuti in Italia a cercare fortuna; crocevia fra la cultura africana, araba e mediterranea; incontro, jazz, improvvisazione; ed il viaggio continua, valica luoghi, confini e generi alla ricerca di un linguaggio universale capace di veicolare valori ed emozioni; ed il viaggio continua dentro di noi, dove un mondo ancora più vasto di quello che c’è fuori aspetta di essere scoperto, esplorato, valorizzato……..il talento, i desideri, la saggezza; ed allora lasciamoci attraversare dalla luce e mostriamo noi stessi agli occhi di chi ci guarda dentro.