Anticonformisti, o meglio, anarco-comunisti. Sono i 99 Posse. Band rivoluzionaria che a cavallo degli anni ’90 ha fatto parlare di sé. Eccome. Beh si parte dalla storica “Curre curre guagliò” – barano d’esorsdio che ha segnato una generazione – passando per “O salario garantito”, fino ad arrivare al più recente album “Cattivi guagliuni”. Facevano parlare di sè: da Torino a Milano, dalla “nera” Verona fino alla “rossa” Bologna, ma partendo dal capoluogo partenopeo: Napoli.
Erano gli anno ’90, ma anche i primi anni duemila. Quella che raggruppava una generazione di transito verso nuovi orizzonti. Verso una nuova globalizzazone che – senza entrare nel merito – radunava tante menti scontente. E, ripeto, tante menti. Ma questa è un’altra storia.
Beh, adesso sono ritornati. Saliranno sul palco, in una semplice piazza di Vitulano, in provincia di Benevento e lo faranno con tutta la carica di quegli anni. Senza nostalgie, senza rimpianti, più carichi di prima, presenteranno il loro ultimo album: “Il Tempo. Le Parole. Il Suono”. Lo faranno più carichi di prima mantenendo sempre la stessa linea. Quella fedele nel tempo, negli anni, con coerenza e come se mai neinte fosse cambiato. E appunto per questo che le loro frasi, pungenti e accattivanti, solleveranno ed innalzeranno sempre le folle. Ma ancor di più le coscienze. Coscienze ferme, stanche di una precarietà persistente. Le stesse che sapranno andare oltre i soliti schemi prestabiliti. Quelle della società civile, del vivere civile. Solite e pregiudizievoli verso un mondo dato e scontato. Quello che deve essere ordinato, ma ancor di più frenato. Almeno è stata la loro filosofia che ha fatto parlare di sé. Fino ad essere banditi da numerosi palchi d’Italia. Tornano e ritornano e lo faranno fino allo stremo. Sono loro. Coloro che sfidano, ma che resistono.
L’appuntamento è per il 22 maggio nella Piazza della Santissima Trinità, a partire dalle 21:30. Si diano inizo alle danze.
valpi
