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Sant’Agata de’ Goti ospita la mostra “Suoni di terra”

Sant’Agata de’ Goti ospita la mostra “Suoni di terra”

12 Marzo 2016 | by Anna Liguori
Sant’Agata de’ Goti ospita la mostra “Suoni di terra”
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Sabato 19 marzo 2016 torna “Suoni di terra nei luoghi dell’arte”. L’evento, finanziato e realizzato nell’ambito dei progetti POR Campania FESR 2007/2013, che ha animato il centro santagatese negli ultimi week-end di settembre 2015 con appuntamenti all’insegna della musica e della scoperta del territorio, si completa con l’inaugurazione della mostra “Stirpe di draghi”.

“Abbandonate le false sembianze di toro, ormai Giove si era svelato e aveva raggiunto le campagne di Creta, quando il padre, all’oscuro del rapimento, ordinò a Cadmo di cercargli la figlia Europa, con la minaccia, per crudeltà e affetto insieme, di esiliarlo se non l’avesse trovata”…

Con queste parole Ovidio, nel terzo libro delle Metamorfosi prosegue il racconto “del Ratto di Europa”, presentando altri protagonisti che, attraverso nuove vicende, scrivono ulteriori storie.

Come il passo di Ovidio recita, anche noi, ci spiega Angela Ascierto, consigliere comunale con deleghe in materia di Valorizzazione del Patrimonio Storico, Artistico ed Archeologico, Attuazione Grandi Eventi e Memoria Storica, partendo dalla recente esperienza della mostra “L’oggetto del desiderio. Europa torna a Sant’Agata”, ci accingiamo a proseguire il racconto del mito attraverso l’allestimento di una nuova mostra intitolata “Stirpe di draghi” che vede protagonista un altro cratere del ceramografo Assteas raffigurante Cadmo che uccide il drago. Il prezioso reperto, trafugato dalla zona archeologica di Sant’Agata dè Goti, narra le vicende del principe di Tiro, figlio di Agenore che parte alla ricerca di Europa sua sorella”.

L’allestimento, realizzato nella navata centrale della Chiesa di San Francesco, consterà di due moduli espositivi: il primo, incentrato sull’evoluzione iconografica della figura mitologica del drago; il secondo, dove l’indiscusso protagonista è il cratere, prevede il racconto del mito attraverso tecniche innovative. Le imponenti scenografie renderanno il percorso emozionale e suggestivo e non lasceranno il visitatore indifferente. La mostra “Stirpe di draghi”, date le caratteristiche è da considerarsi una prima mondiale. Il progetto di allestimento è stato realizzato in sintonia con la Soprintendenza Archeologia della Campania ed il coordinamento scientifico è a cura del Soprintendente Adele Campanelli e del consigliere comunale con delega all’Archeologia Angela Ascierto.

“Con assoluta certezza, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, conclude Ascierto, posso dire che siamo onorati, perché restituiremo un ulteriore pezzo di storia alla città di S.Agata dè Goti e fieri, perché Assteas, in poco più di un anno è venuto due volte nella nostra città”.

“Suoni di terra nei luoghi dell’arte”, sarà ancora una volta, ha dichiarato il consigliere delegato alle Politiche per la Cultura Valorizzazione e Promozione del Centro Storico, e Protezione Civile Giannetta Fusco, l’occasione per favorire incontri e confronti coniugando musica, arte e archeologia con i valori fondamentali. In quest’ottica il 19 marzo avrà luogo, contestualmente all’inaugurazione della mostra, un “acoustic live set” dedicato al ceramografo Assteas a cura di Gianni Guarracino.

L’intero progetto, ha concluso Giannetta Fusco, ha avuto una duplice valenza perché oltre a promuovere momenti musicali e di fruizione del patrimonio storico-artistico-archeologico, ci ha dato l’opportunità di realizzare alcuni interventi “sostanziali” di riqualificazione della chiesa di San Francesco”.

“Lo spirito che ha animato questa iniziativa è stato quello di favorire, coinvolgendo attivamente le persone, la nascita di scambi autentici e di una cultura condivisa. Sant’Agata de’ Goti rappresenta una importante realtà territoriale, per le caratteristiche espresse dalla sua comunità ed ancora, per la pluralità di risorse di cui è dotata – dichiara Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata de’ Goti. Attivare opportuni strumenti e adeguate misure, capaci di far conoscere, valorizzare e promuovere le nostre inestimabili ricchezze è un dovere che questa Amministrazione ha portato avanti e continuerà a portare avanti. Riappropriamoci del concetto di comunità inteso come valorizzazione delle qualità e delle peculiarità, in un contesto di concordia sociale per un obiettivo comune”.

La presentazione dell’evento avrà luogo alle ore 18.00 presso la bellissima Sala Consiliare del recentemente riqualificato e ristrutturato palazzo San Francesco, sede municipale. Seguirà l’inaugurazione della mostra nell’ attigua chiesa di San Francesco.

Prevista la presenza di autorevoli rappresentanti del governo nazionale, regionale e provinciale e di numerose autorità ed amministratori del comprensorio.

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