Pendolari pochini ma in compenso gran copia di consiglieri comunali e qualche assessore. Parliamo della giornata della protesta che il sindaco Mastella ha organizzato, al cantar del gallo, alla stazione Appia. Sul banco degli imputati il sistema dei trasporti su ferro da e per Benevento, una presa di posizione inattaccabile, ca va sans dire. Mastella sa come fare per toccare le corde del sentimento popolare, interpreta come pochi quella vena scoperta del malcontento e il caso è emblematico, convoglia superbamente l’informazione nazionale più caustica trascinandola nel gelo di un mattino di aprile beneventano esso stesso atipico. Un grande comunicatore Mastella, ma su questo non c’erano dubbi. Con puntualità elvetica accoglie gli ospiti, spesso ai locali non disdegna ritardi, ma dimentica che di pendolari, nell’ultimo giorno lavorativo prima del ponte del 25 aprile, ce ne sono ben pochi. In compenso il sindaco “svuota” Palazzo Mosti, coopta un robusto numero di impiegati comunali, li dota di cartelli, insomma organizza una simpatica claque. In soldoni è’ il Mastella che più ci piace, con buona pace di un orario da lupi e della levataccia alla quale obbliga la burocrazia di palazzo, ma è incisivo, al contrario dei suoi avversari che invece latitano, fatta eccezione per alcuni sindaci come la Laudato e Napoletano, gli unici a rappresentare il PD ma anche tra coloro non proprio in sintonia col partito. Lode a Mastella. Non risolverà il problema dei trasporti ma attira ancora una volta l’attenzione generale con un’azione eclatante; il vero e proprio leit motiv di tutta questa faccenda.