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Roma| L’orsetto Whinnie The Pooh spegne 90 candeline

Roma| L’orsetto Whinnie The Pooh spegne 90 candeline

14 Ottobre 2016 | by Anna Liguori
Roma| L’orsetto Whinnie The Pooh spegne 90 candeline
Curiosità
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ROMA – Winnie The Pooh compie 90 anni. L’orsetto giallo, goloso di miele e assiduo compositore di poesie apparve per la prima volta nel romanzo omonimo, pubblicato il 14 ottobre 1926, anno di nascita della Regina Elisabetta, e in seguito in altri lavori di Milne. Dopo la morte dello scrittore, i diritti sui personaggi della serie furono ceduti alla Walt Disney, che ha realizzato numerosi film d’animazione e cartoni animati che vedono protagonisti Pooh e gli altri personaggi di Milne. Winnie vive nel Bosco dei Cento Acri, in una vecchia quercia, sulla cui porta è affisso un cartello con scritto “Mr. Sanders”. Il suo nome deriva da quello di un orsacchiotto di pezza di Christopher, figlio di Milne, a sua volta presente nelle storie. In principio, l’orsacchiotto di Christopher si chiamava “Edward” nome a cui fa riferimento anche l’incipit del libro.
Il bambino decise di cambiare il nome del suo teddy bear dopo una visita allo zoo di Londra, che in quel periodo ospitava “Winnipeg”, detto Winnnie, cucciolo d’orso che un ufficiale veterinario canadese di nome Colebourn aveva acquistato durante la prima guerra mondiale. Milne iniziò a raccontare al figlio fiabe della buonanotte che avevano come protagonista l’orso Winnie. Nacque così il primo nucleo di narrazioni su cui poi lo scrittore basò la propria fortunata opera. Il nome “Pooh”, invece, sarebbe il nome di un cigno incontrato da Christopher in un’altra occasione. Gli altri pupazzi di Christopher stimolarono la fantasia di Milne e ben presto il mondo di Winnie si popolò di nuovi amici: Ih-Oh l’asinello, Pimpi il maialino, Tigro la tigre saltellante, la mamma-canguro Kanga e il suo piccolo Ro. Il coniglio Tappo, il gufo Uffa e il castoro De Castor esistevano invece solo nella fantasia di Christopher e del padre. Il fatto che Winnie Pooh sia un giocattolo animato non viene mai menzionato esplicitamente nei lavori di Milne, ma risulta evidente dalle illustrazioni originali di Ernest Howard Shepard che lo ritraggono con la forma tipica dei teddy bear, con le cuciture, e dal rapporto particolare che lega Pooh e Christopher. I pupazzi originali di Christopher (Winnie the Pooh, Tigro, Ih-Oh, Cangu e Pimpi), a cui Milne s’ispirò per creare i suoi racconti, sono esposti nella biblioteca pubblica di New York.
L’amico Pinguino Per festeggiare i 90 anni della pubblicazione del primo romanzo illustrato con le avventure di Winnie the Pooh, arriva un nuovo libro che vedrà aggiungersi agli storici amici dell’orsetto anche un pinguino. Il sequel si intitola “Winter: In Which Penguin Arrives in the Forest” ed è una storia per bambini firmata dallo scrittore britannico Brian Sibley e illustrata da Mark Burgess. Per la creazione del personaggio Penguin, Sibley si è ispirato ad una finora sconosciuta fotografia di A.A. Milne con il figlio Christopher Robin Milne, nella quale il bambino gioca con un pupazzo raffigurante un pinguino adagiato su un tappetto con accanto un orsacchiotto in pelouche, il suo affezionato Teddy Bear.

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