Orbisophia e la Basilica di Santa Chiara. Un connubio di gran fascino per portare a Napoli il Canto liturgico Beneventano, antecedente a quello gregoriano, databile all’VIII secolo, vero emblema forse il più autentico, della conversione cristiana del popolo longobardo. Sabato sera la Schola Cantorum, composta da nove membri e diretta da Tatiana Shyshnyak ha incantato quanti, tra fedeli e visitatori, erano presenti nella basilica angioina invitata dai Frati Minori Conventuali che amministrano la struttura gotica napoletana costruita tra il 1310 e il 1330. Eseguito il Concerto in Meditazione “Hodie Cristus natus est”, una raccolta di canti dei 150 in totale giunti quasi intatti ai nostri giorni nell’arco di un millennio e conservati in manoscritti e frammenti della fine del decimo e dell’undicesimo secolo.
