Duecentosettanta anni fa nasceva a Parigi Charles Maurice de Tayllerand, uno dei maggiori esponenti della storia politica europoea a cavallo fra Settecento e Ottocento, testimone e protagonista di un’epoca tra le più complesse e straordinarie nella storia dell’umanità. Un uomo le cui doti di diplomatico e di politico sagace hanno consentito di pilotare la parabola pre e post napoleonica consentendo alla Francia di rientrare nel concerto delle grandi potenze all’indomani della definitiva uscita di scena del Corso dopo Waterloo.
Di questo gigante della storia d’Europa, che condivideva con Metternich la palma di abile stratega dei destini del “vecchio continente”, seppur da posizioni contrapposte, s’è occupato l’Istituto per Storia del Risorgimento Italiano, sezione sannita, diretto da Gino Razzano, che al Museo del Sannio ha costituito un cenacolo di riflessione e di condivisione di saperi. Ospite di riguardo della mattinata in Sala Vergineo, il Console di Francia a Napoli Lise Moutoumalaya che ha parlato dell’amicizia beneventano-francese proprio nel nome di Tayllerand.
Tayllerand e il suo tempo. La lectio del Professor Mascilli Migliorini, storico dell’Età Moderna e tra i maggiori studiosi del periodo napolenico in particolare, sulla figura diel principe parigino durante il Decennio Francese che mai lo vide a Benevento ma di cui la città seppe avvertire la presenza diuturna attraverso i suoi uomini di maggiore personalità.