Omaggio a Pino Daniele con uno dei suoi LP live, come si diceva un tempo. Si tratta di Sciò che il grande musicista napoletano produsse nel 1984, con la sua band storica ma con la presenza di tanti artisti internazionali, Gato Barbieri e Nanà Vasconcellos tanto per cuitarne due. Un compendio di otto pezzi registrati fra teatri, su tutti il Petruzzelli di Bari, e nei vari concerti che il cantautore di Piazzetta Ecce Homo tenne fra Italia Francia e Svizzera tra l’82 e appunto l’84 riscuotendo sucessi di pubblico e di critica.
In occasione del quarantennale di Sciò Area Medina ha inteso renderne omaggio con un concerto organizzato da Musica Insieme e Accademia delle Opere, con Ferdinando Creta direttore artisrtico e Francesco Tuzio direttore tecnico presso il Tetaro Romano a Benevento venerdi 6 settembre. Lo stesso Tuzio, nella conferenza stampa al Bar delle Streghe, al nostro microfono ha spiegato la ratio di questa iniziativa
Pino Daniele e la sua musica metanapoletana. Melodie partenopee e jazz, rithm and Blues e influenze arabe hanno fatto delsup sound un vero viatico culturale che ha sancito uno spartiacque nel modo di fare musica prima e dopo di lui; e il parlese, quel gergo portuale che si faceva linguaggio innovativo al di là della lingua stessa di Napoli a rifinirne i contenuti di lotta e di denuncia. AreaMedina e i suoi 12 elementi, gente di provatissima qualità che rende le proprie performances dei veri e propri eventi sfuggendo alla regola dello showbusiness per suonare col gusto di suonare e di colpire immaginazione e cuore degli astanti.
Ciliegina sulla torta la partecipazione del Maestro Quadrini e degli archi della Orchestra Internazionale della Campania. Tre i pezzi prescelti; Lazzari Felici, da “Musicante”, Ce sta chi ce penza da “Terra Mia” e la stessa Terra Mia dall’album omonimo.