Grande successo e teatro quasi esaurito per “SesSonRose…l’amore è nell’aria”, spettacolo rappresentato sabato sera al Teatro De Simone di Benevento e ultima fatica di TeSt-TeatroStage, il Laboratorio di Recitazione e Sperimentazione Scenica curato da Monica Carbini, che ha concluso così in bellezza il suo secondo anno di attività di formazione e produzione teatrale nella città di Benevento, prima della ripartenza autunnale.
L’evento, a ingresso gratuito, ospitato nel prestigioso Teatro del Palazzo De Simone (Teatro ora rinominato De La Salle) si pregiava del Patrocinio del Comune di Benevento cui va il sentito ringraziamento di Monica Carbini e di tutto il gruppo di lavoro.
Come tutte le produzioni di Test Teatro Stage, anche lo spettacolo “SesSonRose”, questa sera in versione corposa (long version) vista la valenza di saggio, è frutto di un approfondito lavoro attoriale individuale e allo stesso tempo di una grande collaborazione corale che ha visto le attrici coinvolte anche nella ricerca e nell’elaborazione dei testi, alcuni dei quali interamente scritti e composti da loro, nella drammaturgia e nella scelta e preparazione dei costumi e delle scene. La regia come sempre era curata da Monica Carbini.
La messa in scena, in un turbinio multicolore di personaggi, forti e paradigmatici, e di situazioni-limite dal ritmo incalzante, è un invito a riflettere, volta per volta con distacco, ironia, sensualità, trasporto o spietata oggettività, sui rapporti sentimentali e di coppia, sull’amore e le relazioni, sui pregiudizi e sulle disparità di genere, aprendo piccole finestre sulle diverse epoche e società, attraverso la storia dell’umanità, attingendo alla memoria universale della letteratura, della poesia, teatrale e non, adattando e filtrando il tutto da un punto di vista prettamente femminile in una liberissima quanto sorprendente e modernissima rivisitazione-rilettura dei più celebri classici per arrivare fino a noi e all’attualità più dolorosa o paradossale.
Le bravissime interpreti, allieve ma già attrici dotate e promettenti, si sono cimentate con energica passione, ora recitando, ora cantando a voce libera, ora accennando dei passi di danza, in una variegata rassegna di caratteri e personalità reali e surreali.
Mariapia Boffa, ha dato vita a una sensuale ma provocatoria Marilyn-Zucchero, dal film “A qualcuno piace caldo”, e a una spassosissima Signora Cecioni in un doveroso omaggio alla gigantesca intelligenza artistica di Franca Valeri.
Francesca Bozzella, ha prestato corpo e voce all’incontenibile gelosia un po’ipocrita di un’attrice, da una poesia di Marina Cvetaeva e poi alla Signorina snob, innamorata del suo cane, sempre ispirata dal genio incontenibile di Franca Valeri.
Alessandra De Figlio è stata una fascinosa ma inafferrabile Locandiera, determinata, forte e ribelle, dal capolavoro di Goldoni e poi Armanda, la donna intellettualmente indipendente dal piglio contemporaneo e precorritrice dei tempi dalla commedia Le Intellettuali di Molière.
Emma Di Maria ha creato una Saffo posseduta dalla gelosia e vinta dalla follia e una Beatrice (da un’idea di Stefano Benni) tutt’altro che angelicata che si lamenta della poca intraprendenza di Dante.
Antonella La Frazia ha presentato Legittima Difesa, un suo lucido racconto dedicato alla violenza domestica dai risvolti inaspettati e sovversivi e poi una drammatica, intensa, emozionante e vivida rilettura di Filumena Marturano dal capolavoro di Eduardo De Filippo.
La giovanissima Sofia Romolo ci ha regalato un classico di eccellenza, una credibilissima quanto contemporanea Giulietta, graziosa, poetica e innocente, dolcemente sognante ma forte, coraggiosa e decisa.
Marialuisa Russo invece ha incarnato con istinto e misurato rispetto una palpitante Molly dal capolavoro inavvicinabile del ‘900, Ulisse di James Joyce, e pure una toccante fioraia ispirata a Nina, un testo di Maresa Calzone dedicato alle vittime di femminicidio.
Infine Annachiara Serino si è magnificamente confrontata, con cuore e coraggio, con il Testo dei testi, la storia di Paolo e Francesca, dal V° Canto della Divina Commedia di Dante, e sul finale ha interpretato una Wanda Osiris pasticciona che lancia rose e declama versi sul tempo e sull’amore.
Le scene corali, con l’inquietante quanto commovente coreografia d’apertura, la divertente pantomima su Biancaneve che apre a scenari LGBTQIA+, così come il romantico balletto a due, e poi il racconto a più voci controverse sul mondo femminile in chiusura, sono state particolarmente efficaci e di potente impatto visivo ed emotivo.
Il pubblico foltissimo e sempre caloroso, ora particolarmente divertito ora commosso, ha tributato grandi applausi a scena aperta per tutto lo spettacolo, sottolineando con sentita partecipazione i momenti più divertenti, toccanti o coinvolgenti, fino al travolgente finale dove le bravissime attrici si sono lasciate andare a un ballo scatenato sulle musiche di Moulin Rouge.
Lo spettacolo, ridotto e affinato, sarà sicuramente replicato. I corsi di Test Teatro Stage torneranno a ottobre 2024