“La città contemporanea ha ereditato dalla città moderna conflittualità e contraddizioni lontane nel tempo: resta anch’essa un “centro” sostanzialmente produttivo e come tale soggetto alle imperiture regole capitalistiche della redditività, fortificandone la coriacea facies di perenne cantiere antropologico dove si persegue una infantilizzata pax sociale.”
Su questa tensione culturale si snoda l’ultimo saggio di Gaetano Cantone “Iconografia e civiltà urbana nella modernità”, edito da Scripta manent nel 2022, individuando, come scrive l’autore, una narrazione possibile della civiltà urbana del Novecento, tramite l’analisi iconografica che va dai contributi dei mezzi di comunicazione di massa a quelli della cultura popolare e al mito della “modernità”.
Il libro sarà presentato nella sede di Guida Editori in Napoli il 30 maggio 2024 alle ore 17,30 con gli interventi di Aglaia McClintock, dell’Università del Sannio e di Gaetano Cantone, architetto, coordinati da Donato Calicchio, architetto.
Il saggio, che ha dato vita al volume e già vincitore del Premio letterario Letizia Isaia per la sezione Saggistica/autori nel 2021, si colloca nella riflessione sulla complessità cui Cantone si è dedicato nel corso degli anni, nel solco della multidisciplinarietà.
Il libro sostiene la tesi che “le città dei solitari stanno diventando metropoli adrenaliniche zeppe d’informazioni indesiderate e di servizi, spesso, non richiesti.”