Nello spirito di un gemellaggio culturale, che vede protagonisti i Comuni di Altavilla Irpina e San Martino Valle Caudina, impegnati nel recupero di una memoria storica che registra scambi e rapporti culturali tra le due cittadine irpine, il Comune di San Martino Valle Caudina, in collaborazione con il Centro Studi Carlo Del Balzo e la Biblioteca Comunale “don Antonio Marino”, organizza per sabato 25 maggio, a partire dalle ore 10.00, nelle Sale del Palazzo Ducale un convegno relativo alla attività letteraria e politica di Carlo Del Balzo ed ai rapporti intercorsi a vari livelli tra i due comuni interessati.
A don Antonio Marino, parroco giacobino e fervente illuminista di Altavilla Irpina è, infatti, intitolata la Biblioteca Comunale di San Martino situata nella Casa della Cultura(ex villino Del Balzo).
Relatori del Convegno, che avrà come tema: “Un gemellaggio culturale: dal parroco giacobino illuminista di Altavilla don Antonio Marino a Carlo Del Balzo intellettuale visionario tra l’Irpinia e l’Europa”, saranno la prof.ssa Paola Villani, Direttrice del Dipartimento di Scienze Umanistiche della Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il prof. Silvio Mastrocola, docente della Università Suor Orsola Benincasa, il prof. Paolo Saggese, Dirigente Scolastico e meridionalista, Antonetta Tartaglia, già dirigente del ministero dell’ Istruzione, Università e Ricerca ed il prof. Pasquale Pisaniello, cultore di lettere classiche.
Curerà un intermezzo musicale il maestro Antonio Criscuoli; dialogheranno con i relatori Giuseppe Mauriello e Cesare Azan.
Tale iniziativa culturale si colloca all’interno di una serie di attività che vede propositive ed impegnate l’Amministrazione Comunale di San Martino Valle Caudina, la Biblioteca Comunale “don Antonio Marino” gestita dalla Pro Loco” aps e tutte le Associazioni che operano sul territorio.
L’intento è quello di promuovere partecipazione e suscitare interessi e stimoli nei territori interni della nostra Regione tenendo viva e fortemente attiva la memoria delle personalità che hanno contribuito ad inserire tradizioni e cultura dell’Irpinia nel più vasto territorio nazionale.