Sabato scorso si è conclusa la collettiva Cura_MONDO, nella galleria Mondoromulo arte contemporanea, con un momento dedicato al confronto tra curatori, artisti e appassionati d’arte. Un talk, peraltro animato, fortemente voluto da Maria Venditti, curatrice della mostra, che oltre a oltre a fornire uno spazio stimolante per la riflessione e lo scambio di idee, ha creato nuovo terreno in cui innescare collaborazioni sincere.
“Ho desiderato questo momento di celebrazione per poter rendere onore a questa operazione, che per me è stata molto preziosa, di avere le opere degli artisti in mostra e di poter ragionare sul tema della cura” ha detto Maria Venditti.
“Il tutto si è tradotto in un rito di espressione e testimonianza, intorno alla sacralità dell’arte e dei luoghi e delle soggettività che la interpretano, la producono e la promuovono. Ribadendone la responsabilità. Un necessario esercizio di riflessione, che spesso avviene nel privato delle nostre coscienze o dei nostri dialoghi, e che io ho voluto collettivizzare.
É stato il mio modo di prendermi cura, non solo della parte gestionale/artistica di questa esperienza, ma soprattutto del valore che questa ha avuto. In termini di opportunità e relazioni che sarà capace di sostenere e di far esistere.”
La chiusura della mostra si è poi trasformata in un’apertura, un nuovo percorso in cui dare sostegno soprattutto alle nuove visioni che tanto possono dare al mondo culturale del nostro territorio. Questo momento fa anche da apripista al prossimo appuntamento previsto in galleria per il 17 febbraio, ovvero l’inaugurazione della collettiva Everything is possible, affidata al curatore Marco Amore.
Questa esposizione riflette appieno l’essenza di Mondoromulo Arte Contemporanea, una realtà la cui missione – esatto, parlo di missione – va oltre la semplice presentazione di artisti già affermati, mirando invece a creare un ambiente che favorisca l’emergere di nuove voci nel panorama artistico nazionale.
Sono entusiasta di poter condividere la mia esperienza e le mie competenze curatoriali con artisti alla loro prima esposizione. È una gratificante opportunità non solo per loro, ma anche per me, di cui non posso che ringraziare il caro amico Flavio Romualdo Garofano.”
Appuntamento al 17 febbraio a Castelvenere con ben 12 artisti con tecniche e visioni molto diverse tra di loro.