In concomitanza con la giornata della memoria, si apre la seconda parte della stagione teatrale presso lo Spazio Eidos in Via dei Sanniti a San Giorgio del Sannio con il primo appuntamento che si terrà sabato 27 gennaio alle ore 20,30 con lo spettacolo “LA TRASFERTA”, della stessa Compagnia Teatro Eidos, scritto e diretto da Virginio De Matteo.
Dalle note di regia: “Non è, questo ispirato a Peter Weiss e a Primo Levi, un testo teatrale vero e proprio, ma la testimonianza di una delle più immani tragedie dell’umanità. Perciò è un testo così simile, per molti aspetti, a una tragedia greca: anzitutto nella sua straordinaria universalità, un richiamo che va al di là del tempo e dello spazio, capace di parlare agli esseri umani di ogni epoca.”
Prosegue, invece, con il quarto appuntamento la ventesima edizione de “Il paese dei sogni”, la storica rassegna dedicata ai più piccini organizzata dalla compagnia Teatro Eidos, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento, che domenica 28 gennaio alle ore 17,00, presso il Teatro San Nicola, vedrà in scena la Compagnia La Baracca dei Buffoni di Arzano (NA) in “DON CHISCIOTTE… il teatro non si chiude”, di Orazio De Rosa, Raffaele Parisi e Antonio Perna per la regia di Orazio De Rosa.
Dalle note di regia: “Lo spettacolo è ambientato in un teatro che rischia la chiusura, dove Alfonso, il giovane custode, è rinchiuso da mesi in segno di protesta per evitare che ciò accada. Carlo, il proprietario del teatro, ha intenzione di venderlo per trasformarlo in un grande supermercato. Ma deve fare i conti con Alfonso che, a seguito di una colluttazione tra i due, sviene. Al suo risveglio crede o finge di essere Don Chisciotte della Mancia. Carlo e la sua collaboratrice Antonia, pur di uscirne vivi, decidono di assecondare Alfonso e di partecipare alle valorose gesta che il cavaliere errante fa apparire ai loro occhi. Così, per illusione o grazie alla magia del teatro, prendono vita alcune tra le più celebri avventure de “el Ingenioso hidalgo”. Alla fine, dopo aver combattuto contro i mulini a vento, Alfonso, lascia a Carlo l’ultima parola sul destino del loro teatro.
Lo spettatore sarà catapultato, travolto e coinvolto in un mondo irreale, teatrale, magico, clownesco e cavalleresco; un mondo fatto di immagini, musiche dal vivo e travestimenti.