“Rosso Immaginario – il racconto dei vasi di Caudium”, dal 24 gennaio sarà di nuovo visitabile dopo alcuni lavori di adeguamento e miglioramento degli impianti tecnologici e illuminotecnici.
Le sette installazioni che raccontano i miti raffigurati sulle superfici dei preziosi crateri rinvenuti nella necropoli dell’antica Caudium, sistemati all’interno delle celle dell’ex carcere borbonico che era ubicato nell’ala ottocentesca del castello di Montesarchio sede del MANSC, sono state interessate nei giorni scorsi da necessari interventi per consentire una migliore fruizione da parte del pubblico.
I lavori hanno riguardato anche l’intero percorso, dal tunnel introduttivo della mostra, fino ai percorsi inferiore e superiore in cui essa è allestita, con la sistemazione di nuovi spot luminosi che rendono ancora più suggestivi gli storici ambienti.
Il cratere di Assteas, vera e propria star del sito caudino di cui è anche l’elemento identitario, è ritornato per l’occasione nello spazio espositivo ad esso riservato al piano terra e i visitatori lo potranno ammirare con il supporto degli effetti multimediali che renderanno ancora più interessante e suggestiva la sua presenza.