Resterà aperta, nella sala Benedetto XVI del Centro “La Pace, fino al 15 novembre la mostra di Giovenale “Empatismo spirituale”. Il medico artista presenta le sue opere in un percorso ispirato che si snoda attraverso “stanze” dentro le quali si raccoglie il desiderio di raccogliersi profondamente intorno alle grandi domande del tempo e proporsi come risposta coraggiosa e solidale.
Innanzitutto verso se stessi. Non a caso una delle stanze è dedicata a don Emilio Matarazzo, sacerdote generoso e controcorrente, anticipatore di una visione di Chiesa e della società estremamente coraggiosa.
La mostra è stata allestita e organizzata dall’architetto Cosimo Boffa che, in un’articolata prefazione riesce a definire l’artista nella sua interezza mettendo insieme le fasi creative e lo straordinario impatto che il suo messaggio realizza con le coscienze di questo tempo.
Le sue opere, secondo Boffa, “annunciano un po’ di futuro e richiamano al passato, proprio come il senso della vita che si ripropone in un circuito continuo a forma di spirale senza fine o, meglio, con un fine visibile e accecante”.
Giovenale, che propone la sua arte all’interno di importanti realtà della vita sociale, è costantemente impegnato a produrre segnali lungo il percorso tra terra e cielo, l’esatta distanza che l’uomo da sempre cerca di definire anche se apparentemente vive distrattamente, velocemente e senza apparente lettura della sua parte più profonda.
La mostra è uno speciale spazio di riflessione e di apertura alla bellezza inserito in maniera organica in questi giorni con il messaggio più ampio che lo stesso Centro “La Pace” rappresenta.