Benevento sempre più protagonista del Premio Strega. All’ormai consolidata vetrina estiva al Teatro Romano si aggiunge l’appuntamento odierno con l’annuncio delle terne finaliste dell’ottava edizione del Premio Ragazze e Ragazzi, riconoscimento che viene assegnato a libri di narrativa per ragazzi e suddiviso in tre categorie: libri per lettrici e lettori dai 6 ai 7 anni (6+), dagli 8 ai 10 anni (8+) e dagli 11 ai 13 anni (11+). L’evento si è svolto al Teatro Comunale e hanno assistito numerosi alunni di alcuni plessi cittadini
Nato con lo scopo di andare alle radici della passione per la lettura promuovendone l’alto valore formativo, il Premio Strega Ragazze e Ragazzi coinvolge nell’assegnazione del riconoscimento oltre tremila settecento studenti, fra i 6 e i 13 anni di età, invitandoli a rivelare quali sono le storie, i personaggi e gli autori più amati. La finale è in programma il 7 dicembre a Roma e i primi saranno assegnati da una giuria composta da 259 scuole primarie e secondarie di primo grado in Italia e all’estero. Per Benevento si tratta di un appuntamento importante che si inserisce nel quadro delle iniziative volte a sostenere la candidatura di Capitale Italiana del Libro 2024. “Il Premio Strega, in tutte le sue declinazioni, è nel dna di Benevento. Nel 2024 puntiamo a centrare un obiettivo importante: diventare Capitale del libro, succedendo a Genova che lo è stata quest’anno” ha detto il sindaco Mastella
Ecco le terne finaliste con le motivazioni del Comitato scientifico.
Categoria 6+
David Almond, La guerra è finita, traduzione di Giuseppe Iacobaci (Salani). David Almond, uno degli scrittori più potenti e incisivi nel mondo dei libri rivolti ai ragazzi, ha dato vita a un racconto vibrante e denso di suggestioni, ambientato negli anni della prima guerra mondiale. I protagonisti sono due bambini apparentemente distanti ma in realtà uniti dallo stesso desiderio di incontro, salvezza, pace.
Lisa Lundmark, Jenny lo squalo, tradotto da Lucia Barni (La Nuova Frontiera Junior). Jenny è una bambina che in classe ama stare in silenzio, e in disparte. Si sente “squalo” e non “polpo”, e cerca invano di farlo capire al maestro. Solo la sua amica Amina sembra capirla, e quando stanno insieme ognuna può fare quello che più le piace. Una storia che racconta il tema delicato e complesso della riservatezza con grazia e ironia, dando voce ai bambini che, come Jenny, hanno desiderio e diritto di trovare spazio per la loro natura nella vita di ogni giorno.
Jane Riordan, Winnie Puh. C’era una volta un orsetto, tradotto da Giuseppe Iacobaci (Nord-Sud). Non è un’operazione semplice raccontare il prequeldi un classico intramontabile come Winnie Puh: in questa storia l’amicizia tra il celebre orsetto, Christopher Robin e gli abitanti del Bosco dei Cento Acri è narrata con lieve tenerezza e grande attenzione al rispetto dello stile e delle atmosfere delle storie di Milne. Quando Christopher Robin chiede a Puh di ricordargli qualcosa del passato, a cominciare dal loro primo incontro, il lettore viene immediatamente accompagnato nel vivo di una storia affascinante e senza tempo, che lascia il segno.
Categoria 8+
Antonia Murgo, Miss dicembre e il Clan di luna (Bompiani). Un romanzo d’esordio che gioca con il fantastico e la letteratura classica, che i ragazzi possono incontrare con grande diletto e che anche gli adulti apprezzeranno. Un romanzo dunque per una doppia audience: il grande e piccolo lettore attratti dalla stessa magia del narrare con estro, mestiere e delicatezza.
Rieke Patwardhan, La banda della zuppa di piselli. Il mistero della nonna, tradotto da Valentina Freschi (Emons Edizioni). Infanzie tedesche contemporanee che includono bambine e bambini giunti dalla Siria. Un libro che tocca il tema dell’accoglienza e ci aiuta a comprendere, grazie alla irrinunciabile risorsa dell’amicizia, la condizione umana universale. Cambiare paesaggio, cambiare lingua, e a poco a poco trovarsi “a casa”. È così per l’infanzia di oggi come lo è stato per le generazioni passate.
Nadia Terranova e Mara Cerri, Il segreto (Mondadori Ragazzi). Ci vuole un talento maturo per dare voce a una protagonista che è al tempo stesso bambina e adulta. Adele è dolore, fatica, ma anche coraggio, consapevolezza, sguardo profondo sulla vita e sulla scrittura che sa mettere in scena la vita. Un lavoro davvero singolare, accompagnato dalla potenza visiva di Mara Cerri.
Categoria 11+
Francesco D’Adamo, Giuditta e l’orecchio del diavolo (Giunti Editore). Francesco D’Adamo orchestra con sensibilità una storia ambientata negli anni della lotta per la liberazione dal nazifascismo, esplora la memoria e la complessità di un passaggio fondante della nostra democrazia facendo emergere dalla pagina gli odori e i rumori della montagna, il freddo delle case e le relazioni tra i protagonisti.
Enne Koens, Sono Vincent e non ho paura, tradotto da Olga Amagliani (Camelozampa). Il romanzo colpisce per la delicatezza e la precisione con cui scava dentro i meccanismi psicologici del bullismo. A convincere è la qualità della scrittura e l’accuratezza della struttura, oltre che l’originale veste grafica in verde e nero creata dall’illustratrice Maartje Kuiper che rende il libro, nel suo complesso, un oggetto prezioso.
Elle McNicoll, Una specie di scintilla, tradotto da Sante Bandirali (Uovonero). Con ironia e delicatezza Elle McNicoll dipinge il ritratto di Addie, undicenne autistica costretta ad affrontare l’ostilità e la diffidenza della comunità in cui vive e dell’ambiente scolastico che frequenta. Un romanzo che appassiona, coinvolge e fa anche arrabbiare, ma senza mai rinunciare al sorriso.