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Bela Bartok e Mikrokosmos, musica magiara al Conservatorio di Benevento

Bela Bartok e Mikrokosmos, musica magiara al Conservatorio di Benevento

24 Ottobre 2023 | by Enzo Colarusso
Bela Bartok e Mikrokosmos, musica magiara al Conservatorio di Benevento
Cultura
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Grande progetto per il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento sul Mikrokosmos di Béla Bartók, curato dal M. Tullio Forlenza, docente presso l’Ateneo musicale sannita.

Nell’anno 2016, allo scadere dei 75 anni dalla prima edizione, la Wiener Urtext ha pubblicato per la prima volta una versione integrale dell’importante opera didattica bartokiana. Nell’edizione proposta al pubblico compaiono per la prima volta alcuni brani inediti e versioni differenti dei 153 brani e degli esercizi ad essi connessi. L’esecuzione integrale dell’opera fino ad oggi è ascoltabile nelle versioni storiche del pianista ungherese Jenő Jandó, quella di Claude Helffer del 1973 e poche altre, tutte però mancanti degli inediti e delle versioni modificate.

L’idea dunque di realizzare una integrale aggiornata è nata sia da un esigenza di colmare uno spazio discografico ancora libero sia dalla possibilità pratica di utilizzare le professionalità e la sala di registrazione che il Conservatorio di Benevento possiede al suo interno. Grande opportunità è stata la coesione del corpo docenti e l’interesse che si è manifestato che ha rapidamente coinvolto un alto numero di pianisti titolari di diverse professionalità specifiche, Un grande supporto è stato fornito dalla direzione stessa del Conservatorio che ha intravisto le grandi potenzialità didattiche e artistiche di un simile lavoro nonché la possibilità di proporre il Conservatorio come protagonista attivo nella produzione musicale di qualità.

È opportuno sottolineare che la Campania stessa si era già distinta per produzioni discografiche collettive nate all’ombra del Conservatorio,, in particolare mi riferisco al “Gradus ad Parnassum” di Muzio Clementi e a “La scuola pianistica di Vincenzo Vitale’. In questa produzione, non nata sotto l’egida di una scuola pianistica specifica, l’approccio è ancora più variegato e multiforme ponendosi quindi come interpretazione caleidoscopica di un oggetto musicale che nella varietà di stili e linguaggi ha il suo punto di forza.

Possibile punto di arrivo del progetto la realizzazione in doppio formato dell’opera, digitale e analogico con la pubblicazione di una tiratura in vinile con supporti testuali ed analitici. Nella realizzazione dell’opera, all’insegna di una profonda collaborazione e di uno sguardo attento al merito sono stati inseriti, oltre ai docenti, anche anche alcuni studenti particolarmente dotati che stanno affacciandosi al mondo del professionismo musicale.

Da segnalare inoltre l’adesione al progetto della cantante di origine ungherese Monika Lukács che esegue le melodie vocali presenti nell’opera. Un ringraziamento particolare al M° Angelo Cioffi che ha affiancato la produzione e ha curato gli aspetti tecnici della realizzazione del progetto e al M° Sabino Maione che si è occupato della messa a punto e dell’ accordatura degli strumenti.

Ecco i docenti pianisti e docenti che hanno preso parte al progetto, cui va un doveroso ringraziamento: Armagno Antonino, Berton Carlo, Borghese Michela, Costanzo Maria Cristina, Delle Donne Luca, Forlenza Tullio, Grassia Giosuè, Idà Alberto, Ilario Giuseppe, Mascia Lucio, Montano Rosa, Novelli Rosalba, Orlando Annalisa, Romano Fabrizio, Sabbarese Armando, Vendemia Rossella, Vergari Paolo, Zunica Leonardo e gli studenti partecipanti: Abate Nicola, Del Vecchio Mario, Icolaro Miriana, Mascia Giovanni, Masiello Gioia, Piemonte Nicolaj, Rossi Maria Rosaria, Sguazzo Sofia.

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