“Il Sud del noi. I giovani, le comunità, il terzo settore”, questo il tema al centro del confronto, volto in forma ibrida, tra Stefano Consiglio, nuovo presidente della Fondazione CON IL SUD e le associazioni ed i rappresentanti istituzionali intervenuti ieri pomeriggio presso la sala conferenze del CSV Irpinia Sannio Ets in occasione dell’iniziativa promossa dal Laboratorio per la felicità pubblica in collaborazione con Base Benevento.
A moderare i lavori, con il coordinatore del Laboratorio per la felicità pubblica Ettore Rossi anche il consigliere del CSV Pasquale Orlando
Nell’introdurre i lavori Ettore Rossi, coordinatore Laboratorio per la Felicità Pubblica, ha affermato: «Abbiamo voluto usare questa espressione “il sud del noi” perché consideriamo che in questo momento nel Mezzogiorno si stia generando un movimento di soggetti comunitari che sta promuovendo azioni per lo sviluppo e la coesione. Poi intendiamo prima di tutto mettere in evidenza la questione giovanile al Sud: sappiamo bene che si sta creando nei nostri territori meridionali un vuoto generazionale, perché i giovani vanno via. Come società civile, come organizzazioni della cittadinanza attiva dobbiamo, però, mobilitarci e mobilitare i giovani per offrire loro delle ragioni per restare e poter essere generativi in questo territorio. Ecco allora la necessità di immaginare occasioni di lavoro di qualità per i giovani, anche grazie all’impresa sociale.
Vi è da dire che la questione giovanile contiene al proprio interno un tema ancora più importante: quello dei minori. In questo momento essi sono stati posti in grande evidenza negativa dalla vicenda Caivano per il disagio sociale ed esistenziale di alcuni di essi che vivono nelle periferie. Ma i ragazzi vanno visti nelle loro potenzialità e non soltanto sul versante della devianza, della delinquenza. Ecco perché è necessario sostenere tutte le reti – volontariato, sport di base, quelle collegate agli oratori – che mettono in campo azioni preventive ed evitano che i giovani possano cadere in derive violente e poi in veri e propri reati. L’altra questione riguarda le comunità, oggi punti di forza del Mezzogiorno, però anche un punto di debolezza perché rischiano di venire meno.
Pensiamo soprattutto alle nostre aree interne e, quindi, anche rispetto alle comunità dobbiamo fare un lavoro importante, che vogliamo costruire insieme anche con la Fondazione con il Sud per rendere viva la presenza di animatori di comunità, creare una ossatura che rafforzi soprattutto le comunità più in difficoltà. Ultima questione il ruolo del Terzo settore: dobbiamo dare seguito a quella che è una previsione legislativa importante, ovvero che le organizzazioni del terzo settore possano contribuire alla co-programmazione e alla co-progettazione delle politiche e degli interventi e non essere soltanto un mezzo per risparmiare sulla loro attuazione. Questo va fatto attraverso una capacità nel Terzo settore, soprattutto del Mezzogiorno, di mettersi in rete. Ecco sono tutte una serie di questioni che vogliamo affrontare con il presidente della Fondazione con il sud.
Nel saluto iniziale Pasquale Orlando, consigliere CSV Irpinia Sannio Ets, ha spiegato: «Il Laboratorio per la felicità pubblica oggi è stato ospitato dal CESVOLAB per questa bella iniziativa in collaborazione con Fondazione Con il Sud. Il Centro servizi volontariato del Sannio Irpinia da tempo, dall’origine della Fondazione Con il Sud, investe dentro la capacità del Mezzogiorno di produrre ricchezza, iniziativa, nuovo lavoro. Oggi al centro della discussione ci sono i giovani, la comunità, il Terzo settore: tre soggetti su cui noi lavoriamo quotidianamente. I giovani del Mezzogiorno hanno dato più di quello che hanno ricevuto, tanto è vero che li stiamo perdendo, partono tutti e vanno via. I giovani nel Sud per rimanere hanno bisogno di fiducia e le comunità vanno ricostruite in fiducia, in capacità di ascolto del territorio e in capacità di relazioni. Il centro servizi Sannio Irpinia investe in questa capacità di comunicazione e di rete».
Stefano Consiglio, presidente della Fondazione CON IL SUD, nel suo intervento avvenuto da remoto, ha affermato: «I confronti con i territori sono importanti e per questo motivo ringrazio il Laboratorio per la Felicità Pubblica ed il CSV Irpinia Sannio Ets per questa opportunità. Sullo sviluppo sociale del Mezzogiorno, so è un tema di cui parliamo da molto tempo, ma purtroppo in questi anni la questione del divario non è stata superata e forse nel corso degli ultimi anni emergono nuovi aspetti di preoccupazione di cui dobbiamo tener conto per immaginare risposte ed azioni positive.
Due sono i punti: imparare dall’esperienza e quindi superare la centralità dell’intervento economico e infrastrutturale come leva per innescare lo sviluppo, e mettere al centro del ragionamento il tema dello spopolamento, delle opportunità non colte, il paradosso dei giovani e degli spazi ed ancora la necessità di un investimento sulla coesione sociale e sui diritti di cittadinanza. Per attivare meccanismi di coesione serve una presenza da protagonisti da parte dei giovani, ma insieme agli adulti. La seconda questione è la necessità di superare il pantano del dibattito “prima l’uovo o la gallina”, e questo è l’esempio di Caivano. Non vi può essere contrapposizione tra repressione ed azione educativa. La terza questione è legata all’approccio da seguire nell’implementazione delle iniziative: nessuno è in grado di fare da solo.
È l’imperativo della collaborazione ampia, della collaborazione istituzionale e con il mondo del Terzo settore, delle imprese, della scuola e dell’Università. Il ruolo del Terzo settore è quello di superare le logiche assistenziali e di tappabuchi, abbracciare la logica generativa, accettare il cambiamento ed investire sulle competenze. Gli enti del Terzo settore devono stanare gli enti locali. Oggi è più che mai necessario che il Terso settore faccia i primi passi di miglioramento».