Al Museo Arcos – Sezione Arte Contemporanea domenica 22 gennaio alle ore 10,30 sarà inaugurata una personale del maestro Andrea Vizzini dal titolo Mythos. Interverranno l’artista con il gallerista Michele Loria, il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, il direttore artistico del Museo Arcos Ferdinando Creta e il Presidente di Sannio Europa Giuseppe Sauchella.
La mostra, promossa dalla Provincia di Benevento con il supporto di Sannio Europa, è curata dal direttore Creta con il coordinamento scientifico di Francesco Creta e il coordinamento organizzativo di Italo Mustone. Andrea Vizzini, pittore scultore di origini siciliane, è nato nel 1949 a Grotte in provincia di Agrigento. Tra gli anni sessanta e settanta – già prima della Transavanguardia – si orienta verso un ritorno alla Pittura.
Usa la figurazione in contesti stranianti e diversificati, contribuendo con i principali esponenti della Nuova Figurazione alla graduale affermazione del movimento. Il suo interesse per i “miti” nasce nel 1974, quando in visita al Louvre, si lascia prendere dalla statuaria greca, che ripropone su tela con sguardo visionario. Anticipatore ante-litteram del Citazionismo, non aderisce al movimento promulgato da Maurizio Calvesi ed Enrico Crispolti per proseguire il percorso fuori da schemi e raggruppamenti definizionali. Oltre agli acrilici e ai collage, sperimenta altre tecniche e materiali, dalla terra al ferro, alla luce, che gli consentono effetti di profondità spaziale e un uso dell’architettura molto personale.
A partire dal 2000 integra il suo linguaggio con la produzione di sculture e la collocazione di dipinti di grandi dimensioni in luoghi pubblici: alcune opere si trovano nella Collezione Farnesina. Nel 2008, in occasione delle Olimpiadi in Cina, espone alla Biennale di Pechino e un’opera viene acquisita dalla Galleria Nazionale delle Belle Arti. Nello stesso anno realizza un grande Mostra all’Italian Cultural Institute di Londra sul tema dei Luoghi dell’Eternità.
Nel 2011 a Napoli, presso il Museo Castel Nuovo – Maschio Angioino, Angela Tecce presenta la sua personale dal titolo Codice Perpetuo. Nel luglio 2017 a Venezia, durante la 57° Biennale, realizza alla Galleria Ravagnan la mostra “La Fine dell’Arte”, contemporaneamente riprende il tema dei Miti Greci, realizzando opere magistrali presenti nella mostra beneventana. “Le sue opere – scrive Alberto Fiz nel 1988 – non pretendono di essere nient’altro che un omaggio all’arte e alla sua storia”. Il titolo Mythos, che Andrea affida alla mostra beneventana, oltre a solleticare l’immaginazione, in qualche modo, ce ne anticipa la visione.
Una visione, dove l’accostamento del classico al contemporaneo, basilare nel linguaggio pittorico dell’artista, attraverso tutte le stagioni della pittura, ci riporta ai miti della classicità. Una classicità che già vive gli spazi di Arcos celebrando il mito più famoso della mitologia egizia con i reperti archeologici del Tempio di Iside. La mostra è accompagnata da un catalogo con interventi critici di Ferdinando Creta, Domenico Rea, Pierre Restany, Leonardo Sciascia, Enrico Crispolti, Umberto Eco, Ennio Pouchard, Massimo Rizzante, Cesare Orler.