«Ringrazio tutti quanti hanno contribuito a questa iniziativa di beneficienza. Questa è la dimostrazione che quando l’arte abbraccia la solidarietà si possono fare grandi cose».
Così l’artista Gennaro Vallifuoco annuncia che sono stati donati di 1.700 euro a favore della Croce Rossa Italiana, che ha lanciato una raccolta fondi a sostegno della popolazione ucraina. Si tratta del ricavato della vendita delle riproduzioni di una sua opera, frutto della performance di musica e pittura realizzata lo scorso mese di marzo presso il Complesso Monumentale ex Carcere Borbonico di Avellino, insieme ai musicisti Luca Roseto e Fabio Tropea in occasione della mostra MEFITIS organizzata dalla Cosmoart di Augusto Ozzella e curata da Generoso Bruno.
L’idea dell’artista irpino, pittore e scenografo, autore di numerosi allestimenti scenici per Roberto De Simone, era nata poco dopo l’inizio della guerra in Ucraina. Una performance dedicata alla pace, che grazie anche alla sensibilità e al sostegno del notaio Fabrizio Virginio Pesiri è diventata una stampa a tiratura limitata: 50 esemplari ritoccati a mano e messi in vendita, il cui ricavato, da destinare agli aiuti alla popolazione colpita dal conflitto, è stato devoluto alla Croce Rossa Italiana.
L’opera si ispira a Mefite, la Dea della “terra di mezzo”, la divinità che sta tra passato e futuro, tra cielo e terra, tra la vita e la morte.
«Mefitis è un progetto che invita a nuovi sogni per tutti noi che abbiamo bisogno di rinnovare il nostro cammino umano in avanti, nonostante il momento storico così difficile con la speranza di una ritrovata Pace. Ma per aver un mondo migliore tutti noi dobbiamo impegnarci. Il mio grazie – ha detto Vallifuoco – va all’ Ordine dei Notai di Avelino e a tutti i privati che hanno contribuito con l’acquisto dell’opera a dare una mano a chi sta soffrendo per questa ingiusta aggressione».