Si chiama “Le forme sonore di un’economia creativa. Il mercato musicale a Napoli in età moderna” l’ultimo studio condotto dalla professoressa Rossella Del Prete e presentato a Piazzetta Vari presso la Sala Lettura del Dipartimento DEMM.Una iniziativa che ha trovato giusta eco nel Conservatorio Nicola Sala con la collaborazione della Fondazione Pietà dei Turchini e che Rossella Del Prete ha focalizzato in una ricerca di carattere storico sui quattro conservatori napoletani esistenti in città a cavallo tra sei e settecento, tra la fine del periodo viceregnale spagnolo e il periodo di transizione austriaco e poi all’avvento borbonico del 1734, e poi riuniti in quello che è oggi San Pietro a Maiella, il più importante ateneo musicale del mondo. Un ponte tra passato e presente, la musica come volano di potenzialità occupazionale di altissimo livello, l’occasione di promuovere inclusione sociale, diversità culturale e sviluppo umano come fu nel passato ora anche nel presente. Pasrtire dal passato per disegnare il futuro puntando dritto sulla formazione culturale, queata la ricerca storica di Rossella proiettata nel presente.
l’intervista nel video che segue