Prende ulteriormente forma l’appuntamento che segnerà una svolta per l‘Ex Eliseo di Avellino. Dopo l’annuncio a sorpresa del sindaco Festa della riapertura nella giornata di venerdi, ieri sera il primo cittadino irpino ha aggiunto nuovi dettagli sull’iniziativa. “Sono orgoglioso di comunicare che in occasione dell’inaugurazione del nuovo cinema Eliseo si svolgerà la Prima Edizione del “Premio Ettore Scola”. Una notizia che già circolava nelle ore precedenti l’ufficializzazione ma che ha trovato conferma nelle parole di Festa che aggiunge: “Sotto la direzione artistica del regista Giovanni Veronesi e alla presenza di ospiti prestigiosi assisteremo alla premiazione di importanti nomi del cinema italiano”. Da qui l’invito alla cittadinanza a partecipare a quello che Festa definisce un “momento speciale”. Per l’ex Eliseo dunque una rinascita nel segno di uno dei più grandi maestri del cinema italiano, Ettore Scola, irpino di nascita. Un curriculum di tutto rispetto quello di Giovanni Veronesi sceneggiatore, regista, conduttore radiofonico e attore italiano e fratello dello scritto Sandro Veronesi. Giovanni ha sceitto sceneggiature per Carlo Verdone, Francesco Nuti, Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini. Il successo come regista è arrivato con il film “Manuale d’amore”, il primo di una trilogia che ha riscosso successo nelle sale cinematografiche.
Il “Premio Ettore Scola” sarà presentato domani con una conferenza stampa, ma cosi come si evince dalla locandina l’evento vivrà due momenti importanti: il primo venerdi alle 20:30 quando è in programma il taglio del nastro, poi sabato allo stesso orario si entrerà nel vivo della kermesse con le premiazioni. Insomma una due giorni che mette al centro la cultura e che ha il sapore di rilancio. Restano, però, gli interrogativi legati alla gestione e l’organizzazione delle attività. Dopo Iandolo è il turno di Luca Cipriano, capogruppo di “Mai Più” che dice: “Apprendiamo dalla stampa che il sindaco parlerà alla città. Allora chiarisca: l’Eliseo apre per fare che cosa, al di là dell’evento inaugurale? Chi materialmente si occuperà della gestione? Chi aprirà le porte, accenderà le luci, garantirà i servizi di una sala a vocazione culturale?» Per ora, è noto che la gestione competerà alla Fondazione della Cultura, con un Consiglio di amministrazione presieduto proprio dal sindaco, e che avrà al suo interno la propria sede. Con quali fondi e quale piano economico sarà realizzata la mission di casa della cultura cinematografica? Di certo riflette se il sindaco immagina di collocarvi solo la sede della Fondazione Cultura, avrà scambiato l’ex Gil per un affittacamere”
