Dopo la mostra di Palazzo Paolo V, una nuova iniziativa per ric0ordare Pierpaolo Pasolini a 47 anni dalla morte e a 100 dalla nascita. Il processo intentatogli per blasfemia per il film “I racconti di Canterbury” e il dibasttimento che ebbe luiogo a Benevento e che infiammò la contesa tra colpevolisti e innocentisti che invocavano la intangibilità dell’opera d’arte. All fine la sentenza assolutiva che proiettò la papalina Benevento nel gotha delle città progressiste e che dimostrò che anche in ambienti conservatori si poteva aspirare ad una valutazione equanime per la produzione culturale di uno dei più grandi intellettuali del secondo Novecento. Da Palazzo Paolo V, risalendo il Corso, a Palazzo Tarragnoli sede della Biblioteca provinciale dove Sannio Europa ha allestito col concorso della cooperativa Macchine Celibi e di Manuela De Noia la mostra bibliografica dal titolo: “Pier Paolo Pasolini. Ho raccontato per il solo piacere di raccontare”, in cartellone dal 8 al 17 luglio. Al nostro miocrofono Bianca Verde, dirigente di Sannio Europa, spiega i crismi della iniziativa.