Il fotografo siciliano Giuseppe Leone ha dedicato una propria opera alla Campania. Un progetto editoriale destinato ad unire le due regioni del sud legate da antiche radici storiche e culturali.
NAPOLI – C’è anche la fede dei piccoli borghi, tra gli itinerari suggeriti dal volume fotografico “Viaggio in Campania” (Plumelia Edizioni), promosso nell’ambito delle attività editoriali e multimediali del Premio “Penisola Sorrentina”. Il volume – con testi di Mario Casillo, Mario Esposito, Peppe Leone e Concetto Prestifilippo – è una vera e propria traversata fotografica tra paesaggi, beni culturali, suggestioni e tradizioni della regione Campania, fermata negli scatti in bianco e nero di Giuseppe Leone, celebre fotografo di Ragusa che ha da sempre riservato attenzione ai riti e alle feste religiose della Sicilia, accompagnandosi a letterati come Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Enzo Sellerio. Tra i luoghi di fede della Campania, ritratti dal celebre artista ragusano all’interno del volume, si segnalano qui il complesso della Pietà di Teggiano, nel Vallo di Diano, la chiesetta della Madonna della Macchia di Buonalbergo, le catacombe di San Gennaro di Napoli e la chiesa di San Rocco protettore dei pescatori a Procida, la capitale italiana della cultura 2022.. La scelta della fotografia di un autore come Leone ricade proprio nella volontà di tirar fuori quella bellezza celata e quei luoghi di fede meno rinomati che solo la luce dell’arte ha il potere di scoprire e diffondere. Il progetto, portato avanti dall’ente del terzo settore Il Simposio delle Muse, consente dunque di mostrare le molteplici sfaccettature di un territorio vasto e generoso come la Campania, con le aperture alla integrazione e alle religioni del mondo, non ultima quella mussulmana. Da alcune donne avvolte dal chador nelle vie della metropoli napoletana, fino a giovani fermi davanti a chiesette di borghi fino alle religiose in uscita dopo la preghiera ed il rosario pomeridiano, il volume consente di scoprire in immagini – attraverso questo ideale viaggio in una regione del sud – anche alcune belle testimonianze di fede e di una civiltà in transito. Del resto, la fotografia è da sempre come uno sguardo posato sul mondo. “Una mannaia che ferma nell’eternità l’istante che l’ha abbagliata”, diceva Henri Cartier- Bresson.
L’AUTORE
Giuseppe Leone, siciliano, 85 anni, ha attraversato tutto il Novecento. Leone ha esordito illustrando il volume di Antonino Uccello La civiltà del legno in Sicilia (Cavallotto, 1973). Da allora le sue fotografie hanno arricchito numerosi libri, cataloghi e riviste di editori italiani e stranieri. Tra le pubblicazioni più note: La Pietra vissuta con testi di Mario Giorgianni e Rosario Assunto (Sellerio, 1978); La Contea di Modica con testo di Leonardo Sciascia (Electa, 1983); ; Il Barocco in Sicilia con testo di Vincenzo Consolo (Bompiani, 1991); Sicilia Teatro del mondo con testo di Vincenzo Consolo e Cesare De Seta (Nuova Eri, 1990); L’isola dei Siciliani con testo di Diego Mormorio (Peliti associati, 1995); Immaginario barocco con testi di Salvatore Silvano Nigro e André Chastel (Kalós, 2006); Un viaggio lungo mezzo secolo con testo di Antonino Buttitta (Kalós, 2008) Sicilia, L’isola del pensiero (Edizione Postcart 2015) ); Storia di un’amicizia (Edizione Postcart, 2015), Sicilia un paese in posa (Plumelia Edizioni, 2018). Metafore (La Nave di Teseo, 2021 – a cura di Elisabetta Sgarbi).