Dopo un anno di stop a causa della pandemia da Covid tornano in Campania le Giornate Fai d’Autunno. L’appuntamento per ammirare ‘i tesori nascosti’ del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico e’ per il 16 e 17 ottobre. Un’edizione che permettera’ ai visitatori, e’ stato affermato oggi in un incontro, di accedere anche a luoghi e palazzi del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate grazie alla collaborazione per celebrare il centenario della traslazione del Milite Ignoto.
”Sono moltissime le aperture in Campania – ha detto Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente Fai Campania – e abbiamo anche questa importante collaborazione con il Corpo di Stato Maggiore
della Difesa a cui si associa, come da tradizione, l’apertura di tanti borghi, aree naturali, palazzi storici, complessi religiosi, aree archeologiche, piccoli musei , giardini storici
e splendide dimore private. E’ un’occasione straordinaria per partecipare e per riscoprire il nostro territorio”. Tutte le visite sono con prenotazione obbligatoria ed e’ necessario
esibire il Green Pass. Le giornate sono organizzate dai Gruppi Giovani Fai e in tutta Italia saranno circa 5mila i volontari e
i delegati impegnati.
Visite non solo a Napoli e nella sua area metropolitana ma anche nelle altre province campane. A Salerno tra le proposte c’e’ il percorso tra storia e arte nell’Aula culturale di Palazzo
Pedace, a Positano sara’ aperta la Villa Romana, sepolta durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 a.c. e riportata alla luce; in provincia di Avellino sara’ possibile ammirare l’Abbazia di San
Guglielmo al Goleto, il Castello degli Imperiale di Sant’Angelo; in provincia di Benevento si potra’ passeggiare nell’antico borgo medievale di Molinara, recentemente ristrutturato,
ammirando corti e giardino di una dimora privata e la chiesa di Santa Maria dei Greci.
Le Giornate Fai si svolgono con il patrocinio della Commissione europea, del ministero della Cultura, della Regione Campania che sostiene le aperture con un
finanziamento. ”E’ importante riprendere quel ruolo di organo di tutela ambientale e di cicerone dei luoghi meravigliosi del territorio italiano – ha concluso Pontecorvo – che il Fai ha sempre avuto
per missione e vocazione e che sul territorio campano deve essere un po’ rinfrescato e rispolverato”.