In questi giorni è apparso sul sito del comune di Avellino uno Statuto riguardante una presunta Fondazione di Partecipazione che dovrà gestire da ora al 2060 il Cinema Eliseo, il Teatro Carlo Gesualdo, Villa Amendola e che aspira a gestire altri spazi della città come Casino del Principe e la Dogana. In pratica, la quasi totalità dei luoghi in cui viene o dovrebbe essere creata e fruita la cultura in questa città. Ciò che sorprende è la creazione di questa Fondazione senza alcun confronto con la cittadinanza, con le realtà sociali, con chi la cultura la fa o l’ha fatta tutti i giorni, per anni, sul territorio. È questo il motivo per cui diverse associazioni e gruppi di cittadini si sono riuniti in un’assemblea pubblica il 14 Luglio per prendere posizione rispetto a una situazione divenuta insopportabile.
Questa fondazione presenta forti tratti autocratici, dato che il sindaco della città si presta a divenirne Presidente, con la possibilità di eleggere gran parte del C.d.A. e degli organi gestionali. A prescindere da quali siano le intenzioni di questa amministrazione, lo statuto così come è costruito rischia di alimentare meccanismi clientelari. Già troppo spesso il grigiore normativo che circondava le strutture della città faceva in modo che la possibilità di organizzare eventi e iniziative, qualcosa che dovrebbe essere posto in condizione di libertà, fosse subordinato alla richiesta personale, all’incontro di esigenze con il politico di turno: questo processo rischia oggi di essere alimentato e non cancellato. Gli artt. 60 e 63 del Testo Unico sugli Enti Locali, inoltre, pongono seri dubbi sulla compatibilità della carica di Sindaco con quella di presidente di una Fondazione finanziata dal Comune stesso.
A giudizio dei sottoscrittori di questo appello, siamo di fronte a un grave errore: così com’è pensata, la Fondazione parte dal modello di gestione e non dalla visione. Ad oggi non c’è alcun vincolo sulla finalità delle strutture e nessuna programmazione chiara. In che modo questa Fondazione creerà valore per la città? Questa sembra più una privatizzazione: un tentativo di reperire fondi, probabilmente anche fallimentare dato che non si comprende perché mai qualcuno dovrebbe investire in attività non ancora ben definite. Esistono, certo, numerose opportunità di finanziamento ma che si basano sulla progettazione e, giustappunto, sulle capacità di programmazione della struttura gestrice. Non crediamo sia giusto parlare di fondazioni o altre forme di conduzione se non si costruisce prima una prospettiva, una visione a lungo termine che abbia come obiettivo la crescita culturale e sociale di questa città. Una crescita che partendo dal basso, dalle aspettative ed esigenze di chi la vive quotidianamente da anni, immagini un’idea condivisa di futuro. Siamo stanchi delle scelte fatte in nome dei soliti interessi economici, come se la città fosse un piccolo Monopoly con cui giocare a piacimento. Questo rischia di essere un errore che pagheremo per anni. A noi pare necessario costruire un’idea complessiva della cultura cittadina, un “progetto” che si arricchisca dando valore a ogni esperienza ed espressione artistica, costruendo una rete tra tutte le realtà al fine di rendere sempre più ampia l’offerta culturale, per allargare il dibattito, il confronto e la crescita cosciente di questa città.
In tutta Italia, nei comuni in pre-dissesto – condizione in cui, è utile ricordarlo, si trova il Comune di Avellino – si prova a rispondere a situazioni complesse con maggiore sussidiarietà, uscendo dalla logica novecentesca del binomio pubblico/privato e provando a coinvolgere cittadinanza, associazioni e terzo settore. Molti patti di collaborazione e fondazioni costituiscono esempi virtuosi da seguire. Un lungo lavoro di discussione, di analisi e di confronto ad Avellino c’è già stato: lo ha fatto negli anni il Comitato Luce sull’Eliseo, proponendo uno statuto di Fondazione di Partecipazione di gran lunga più avanzato rispetto a quello che si discute in questi giorni e già discusso e approvato in consiglio comunale.
Chiediamo dunque:
Che si interrompa il processo di approvazione di questo statuto e si apra una fase di dialogo costruttivo ed inclusivo con la cittadinanza e le realtà sociali;
Di assegnare una specifica vocazione ad ogni struttura e di valutare anche modelli di gestione differenziati.
Di ripartire dalla proposta del Comitato Luce sull’Eliseo e dal modello che quella bozza di statuto propone, per un ragionamento complessivo su tutte le strutture della città a vocazione culturale.
Per aderire come associazione o come singolo inviare una mail ad avionica.av@gmail.com.
Ogni mercoledì alle ore 19:00 si terrà un incontro di aggiornamento sulle iniziative da mettere in campo.
Firme Associazioni:
Arci Avellino
ACLI Avellino
Comitato Luce sull’Eliseo
LiminaLab
Controvento
FeelFun
Zia Lidia Social Club
Legambiente Avellino – Alveare
Comitato per la salvezza della Dogana
IrpiniAltruista
UdS Avellino
Soma – Solidarietà e Mutualismo Avellino
Avionica APS
Terrafuoco APS
Libera Avellino
Collettivo Amataria
Quaderni di cinema sud
Pro loco Avellino
ApplePie
Fiab
Centrodonna Visioni
Vernicefresca
Firme Individuali:
Anita Maglio
Chiara Mariconda
Federica de Venezia
Key Picariello
Mario Ippolito
Alexandra Vinci
Enrica Aufiero
Andrea Cresta
Davide Perrotta
Rino imbimbo
Giuseppe Orefice
Gaia Benincasa
Stefania de ieso
Francesca Petito
Lilia Incoronato
Piero Di Modica
Marco Lemar
Dario Terraglia
Mariapia Oliviero
Edda Gargiulo
Mariagrazia Famiglietti
Lilia Famiglietti
Francesco Puzo
Carmen De Vito
Manuel Lomazzo
Nicholas Ciardiello
Marina Noviello
Emilia Noviello
Andrea Esposito
Andrea Amorosini
Andrei Lupu
Elisabetta Picariello
Agata Aufiero
Davide Sofia
Luca Cioffi
Oscar Cini
Andrea Matarazzo
Andrea Russo
Gianluca Avella
Giovanni Di Rosa
Alfredo Cucciniello
Davide Perrotta
Narvalo
Fabio Salvador
I fiori di cadillac
Collettivo Agata
Giuseppe Grella
Ciro Zerella
Gabriele Troisi
I federa
Manuel Ambrosone
Lee van cleef
Antonio Manco
I Cattaleo & Bre
Chronos jazz duo
Ciro Roca
Danilo Lampis
Hygge – Terri.bile
Luigi Mascilli Migliorini
Antonio Paduano
Sabrina Soriano
Francesco Graziano
Davide Brienza
Laura Cammino