È stato avviato un protocollo d’intesa tra il Premio “Penisola Sorrentina” e l’ente del terzo settore “Exordium” di Buonalbergo, in provincia di Benevento. L’iniziativa nasce per volontà di Giuseppe Leone, artista sannita, già docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli e animatore instancabile del fortore sannita e non solo.
Il 2021 segnerà il nuovo passo per la sinergia tra le zone costiere della penisola sorrentina e le aree interne del Sannio, attraverso una proiezione delle due vivaci e ormai consolidate realtà culturali nel mondo internazionale degli Stati Uniti.
Garante e pilota di questa transizione verso gli States sarà l’imprenditore, di origini buonalberghesi, Berardo Paradiso, presidente onorario di Exordium.
Berardo Paradiso vive a New York dove, tra le molte attività filantropiche che svolge, ricopre il ruolo di presidente dello IACE Italian American Committee on Education.
Egli si pone e propone, spesso, come polo di confronto al di là dell’Atlantico delle tante iniziative che Giuseppe Leone attua con la volontà di promuovere ampiamente il territorio sannita attraverso la cultura.
Il loro incontro intellettuale, frutto di una antica amicizia, vede in Exordium un punto di forte connessione e lungimiranza, a partire da alcuni elementi che definiscono l’identità del Made in Italy. Si tratta, invero, della cultura enogastronomica, uno degli universi che, in maniera incredibile, ha veicolato la tradizione e la storia del nostro Paese all’estero, da secoli.
Se, invero, le grandi città italiane hanno ripesato il concetto di cultura e arte della gastronomia anche in chiave di reinterpretazione e commistione con altre tradizioni, l’entroterra italiano ha saputo mantenere e sviluppare una rinascita attorno alla propria antica radice, proponendosi come alveo per una sperimentazione d’altro tipo.
Giuseppe Leone ha dimostrato quanto il valore del legame tra arte, cultura e gastronomia abbia una profonda relazione rintracciabile in secoli di storia, una sorta di archeologia che emerge sino a tradursi in sguardo contemporaneo, come accaduto nel 2015 nel suo intervento all’Expo 2015 dove, a Milano, con lo Chef Pietro Parisi, ha presentato un progetto di pura commistione. O come, nel 2018, sempre in seno all’egida del Premio Penisola Sorrentina, nella splendida cornice del Museo Correale di Sorrento, ha dato vita al progetto ‘Iconemi Gastronomici’ con lo chef Giuseppe Aversa e, ancora, portando avanti la grande sfida decennale del festival VinArte di Guardia Sanframondi, legata alla kermesse Vinalia
È una prospettiva che tenta, con dedizione e passione, di restituire alla Campania Felix parte di quella sua ancestrale identità, anche e soprattutto mediante quella che Giuseppe Leone definisce “la cultura del fare e non dell’affare, ovvero quella svolta con passione, professionalità per restituire valore alla comunità”, certamente legata alle cosiddette 3E di Leone, Etica, Educazione ed Estetica,
Entroterra e Penisola Sorrentina dialogano da anni grazie a Leone e al Premio Penisola Sorrentina presieduto da Mario Esposito.
A tale proposito, da New York Berardo Paradiso suggerisce la sua riflessione: “il COVID ci ha dato tanta voglia di riabbracciare le nostre radici, il mondo globalizzato e frenetico ci ha allontanati dalle nostre origini per raggiungere dei traguardi economici. Il colloquio tra i due mondi diventa fondamentale per ricreare i contatti persi. I nostri borghi devono essere valorizzati attraverso lo scambio di persone e di idee. Exordium di Buonalbergo e la Campania con la Penisola Sorrentina, potrebbero essere degli esempi di come organizzare dei seminari a largo spettro, sia culturali che economici, per rivitalizzare il territorio e dare delle opportunità di lavoro soprattutto ai giovani.”.
“Resilienza” sarà dunque la parola chiave di questa sfida che potrà essere esportata anche in altre zone interne del mezzogiorno, come ad esempio in Basilicata dove il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito ha consolidato antiche radici istituzionali, in borghi pittoreschi tra cui quelli di San Fele, Pescopagano e Ruvo del Monte.