Appuntamento venerdi 4 Settembre nella storica e suggestiva cornice di Palazzo Angelini a Buonalbergo con arte, poesia e oltre sessanta scatti raccolti in vent’anni di esplorazione del paesaggio dal fotografo Angelo Marra. L’idea: puntare sul binomio lentezza e bellezza per aumentare il senso di appartenenza alle comunità d’origine. L’iniziativa rientra nel Progetto Poc Campania 2014-2020
Un lavoro di pancia e di cuore quello che verrà presentato a Buonalbergo il prossimo 4 settembre nel consolidato appuntamento “Slow is Good”, che rientra nell’ambito del Progetto Poc Campania 2014-2020. L’edizione 2020 affida all’obiettivo di Angelo Marra il compito di raccontare la terra del Fortore. Oltre sessanta scatti raccolti in un ventennio di esplorazione territoriale che penetra nell’intimità locale riuscendo a proteggere dal tempo una tradizione fatta di semplicità e gesti d’amore tramandati di generazione in generazione. Un lavoro unico combinato con la poesia di Angela Mallardo (docente e scrittrice che con i suoi testi diaristici ha raccontato il viaggio nell’anima dei luoghi) e la penna di Maria Savarese, curatrice e storica dell’arte, che ha firmato il testo critico del catalogo a cura di Lea Farina, esperta in gestione del patrimonio culturale.
«Un’idea dalla forte carica emotiva, quella di creare una mostra fotografica che condensi in scatti d’artista l’essenza del Fortore Guardare. Attraverso l’occhio “estraneo” dell’obiettivo, la mostra amplia la consapevolezza del fascino che la nostra terra conserva, a cui troppo spesso siamo indifferenti, perché abituati», afferma il sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese. «Abbiamo scelto l’obiettivo di Marra per la sua capacità di entrare nel quotidiano delle famiglie contadine fortorine cogliendone il lavoro e l’anima, per raccontare la motivazione che sta dietro la scelta attualissima di ritornare alla terra», spiegano gli organizzatori dell’associazione di promozione sociale “Lab 17 Onlus”, che promuove e cura l’evento.
La mostra, dal titolo “Terra Buona – Scatti di un viaggio” si colloca in un più ampio progetto di valorizzazione territoriale che intende stimolare le nuove generazioni a sviluppare un forte senso di appartenenza nella comunità di origine. Le opere esposte tra le mura di Palazzo Angelini, in mostra dal 4 settembre al 4 novembre, saranno messe all’asta per contribuire alla pubblicazione di un progetto editoriale che punta a far conoscere in profondità i luoghi del Fortore, favorendo la volontà di costruire il proprio futuro attraverso l’ormai celebre “restanza” nei territori.
Puntando anche sui risvolti solidali del concetto di comunità, il Premio “Slow is Good” di quest’anno vedrà tra i premiati personalità del mondo culturale, sportivo e sociale che hanno dato lustro al territorio non trascurando il tema sanitario dell’epidemia da SARS COVID-19. La serata di premiazione si terrà l’11 settembre con le dovute precauzioni e in ottemperanza alle ordinanze ministeriali e regionali. La macchina di “Slow is Good” ha deciso infatti di continuare la sua opera di divulgazione e interazione sociale anche in un momento storico caratterizzato dalla “sospensione” di iniziative e progetti che ha inesorabilmente portato l’umanità alla riflessione in un “tempo” dove il tutto sfugge, corre e insegue la materia anziché il senso.