La rivincita della cultura passa da Giffoni. Dopo il lungo periodo di stop a causa della pandemia, il settore artistico culturale è stato quello che maggiormente ha risentito delle restrizioni, e che lentamente ha ripreso le attività. Arte, cultura, personaggi e soprattutto cinema, in una parola Giffoni, un angolo di Campania diventato icona del cinema per ragazzi in tutto il mondo. La kermesse non si è fermata e nel rispetto delle normative anticovid, la Maison Gubitosi festeggia i 50 anni del festival, mezzo secolo di successi, celebrati con un piccolo gioiello, dove a contare non sono i carati, ma gli 8 minuti di un cortometraggio prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Eni. “Oltre i Giganti” è il titolo del film presentato in anteprima nella sala Truffaut e che dà il via ad una nuova era per il Festival: la nascita di una casa di produzione cinematografica e audiovisiva targata Giffoni Entertainment.Il cortometraggio nasce dalla giusta intuizione del Produttore esecutivo Francesco Paglioli, per aver intercettato le professionalità all’altezza del progetto. La scelta è caduta sul regista Marco Renda, (secondo posto al Giffoni 2017 con il film “Edhel” e con all’attivo numerosi consensi per “Apollo18” e la regia de’ “ L’ultima gara” con Raoul Bova). Il giovane regista campano, ha scritto anche la sceneggiatura, ispirandosi al celebre romanzo di Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, per affrontare attraverso la visione poetica dei mulini a vento, il concetto attualissimo dell’ambiente.
Risultato:“Oltre i Giganti” è un piccolo film raffinato, che non tradisce il timbro ormai riconoscibile di Marco Renda, essenziale e visionario. Gli occhi di Cristian Mazzotta,il piccolo protagonista, sono l’espressione autentica di una bella regia, che ha saputo raccontare attraverso i silenzi, un mondo appartenuto ad un uomo e ai suoi fantasmi, che nel futuro ritrova se stesso e la sua libertà. Questo uomo meraviglioso, pieno di storie negli occhi, è Pietro De Silva che non veste gli abiti di Don Chisciotte, ma vi diventa, riesce a traghettare lo spettatore nel suo passato fatto di luci soffuse e morbide, di sogno e poesia. Un plauso quindi alla fotografia di Eugenio Cinti Luciani,al montaggio di Alessio Rivellino,alla scenografia di Roberto Giusini e ai costumi di Silvia Morganti,per poi passare alle musiche di Ralf Hildenbeutel,una colonna sonora dal sapore delicatamente andaluso,che rievoca il vento caldo,la terra arida e i sogni di un uomo e di un bambino, che in sella ad un cavallo si perdono ( o si ritrovano chissà) sulla linea dell’orizzonte…Oltre i Giganti.