Il Festival “Corto e a Capo” ha vinto la sfida in questa difficile edizione 2020, ridimensionata a causa delle restrizioni anticovid. Coraggio, voglia di mettersi in gioco, e amore per il cinema, hanno spinto lo staff della manifestazione a puntare ancora una volta sulla bellezza e le suggestioni del grande schermo, per portare poesia, cultura e immaginazione nelle aree interne della provincia di Avellino.Posti comuni, antichi palazzi, o teatri all’aperto diventano il luogo perfetto dove poter raccontare storie semplici e straordinarie scritte sulla pellicola,portare il cinema dove il cinema non c’è.Questo l’obiettivo del direttore artistico Umberto Rinaldi, che nelle serate dal 18 al 23 agosto ha fatto anche da conduttore alla Kermesse, accogliendo come ottimo padrone di casa gli ospiti che si sono alternati sul palco. “Terra Mia” è il tema dell’edizione 2020, che ha visto protagonisti tra gli altri il Maestro Nicola Piovani, autore di colonne sonore memorabili, Aurelio Grimaldi,e Alfio D’Agata, rispettivamente regista e direttore della fotografia del film “Il delitto Mattarella”. Tanti i cortometraggi in gara,applauditissimo “Essere diversi” dell’irpino Francesco Musto.
Il Premio Mario Puzo è stato assegnato ad Aurelio Grimaldi (Autore del cinema 2020) e D’Agata (Scrivere con la luce) e al regista inglese Ken Loach, che ha salutato il pubblico con un video messaggio. Soddisfazione per il Premio Mario Puzo alla scrittura, per “Apollo 18” il corto diretto da Marco Renda,coprodotto da Labtv, già vincitore di altri premi in festival internazionali.
