“Complimenti perché esiste, è aperto, ben diretto…».
È una delle tante recensioni lasciate, nel pieno rispetto della “privacy”, dai visitatori del Museo del Sannio che, in questi giorni, insieme con le altre strutture museali della Provincia, gestite dalla società in house “Sannio Europa”, registra un forte interesse degli appassionati di arte e di storia, di ogni provenienza e di ogni fascia d’età.
«Di cultura si vive, ci si nutre e si cresce. È un tessuto vitale che ci aiuterà tantissimo ad attraversare, nel migliore dei modi, la fase postpandemica», ebbe a dire il Presidente della Provincia Antonio Di Maria, nel corso della “consegna” delle opere del ciclo “Le Streghe di Benevento e il gobbo di Peretola”, concesse dall’azienda Alberti ed esposte, in via permanente, nella sala “Vergineo”.
E non c’è dubbio che proprio questa donazione e questa sinergia tra la prestigiosa industria beneventana e l’ente Provincia, siano, oggi, uno degli elementi di maggiore attrazione dell’istituto di piazza Matteotti, per la possibilità di ammirare autori del calibro di Amerigo Bartoli, Renato Guttuso, Beppe Guzzi, Mino Maccari, Mario Mafai e Angelo Savelli, nonché la scultura “Danza delle Streghe” di Pericle Fazzini.
Va ricordato che il Museo del Sannio e le altre “location” (il chiostro di Santa Sofia, Arcos, Sant’Ilario a Port’Aurea) resteranno aperti nell’imminente weekend di Ferragosto dalle 10.00 alle 19.00 e potranno essere visitati gratuitamente, seguendo, naturalmente, le prescrizioni di accortezza sanitaria ancora vigenti.
Una scelta di attenzione al territorio e al patrimonio civico per studiare il passato, cogliere il presente e trasformarlo in un’opportunità di crescita e sviluppo del turismo di qualità nel capoluogo del Sannio.