Tra difficoltà e restrizioni legate alle misure anti Covid, il settore artistico culturale non perde la speranza. Ricominciare è difficile, ma non impossibile e su questo si fondano le speranze di tanti artisti, come Marco Cupellari, giovane attore,registra e drammaturgo che dal Sannio ha raggiunto la Svizzera per inseguire un sogno,realizzarsi nel Teatro.
Marco Cupellari lavora con il gruppo di ricerca Teatro Internato, diretto dal regista e pedagogo Stefano Tè. Poi si perfeziona alla Scuola Teatro Dimitri di Verscio.Tra le collaborazioni importanti anche quella con il Teatro Stabile di Brescia e con il regista Cesare Lievi, prima come assistente alla regia per Ifigenia in Tauride, e poi come attore nel ruolo di Barbablù nello spettacolo omonimo presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto.In cantiere, per la prossima stagione autunnale “Scrooge- non è mai troppo tardi” spettacolo con maschere intere, tratto dal suggestivo racconto di Charles Dickens, ” A Christmas Carol” un progetto unico, raccontato attraverso il linguaggio del corpo, con la semplice gestualità che riesce ad essere sempre evocativa di sentimenti.Poi l’attesissimo “Moby Dick” una produzione Teatro dei Venti,per la regia di stefano Tè.
SEGUE INTERVISTA ALL’ATTORE MARCO CUPELLARI